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30/04/2017

A scuola da Lombroso. Storie di ordinaria “slavofobia”

di Claudia Cernigoi - storica

Non conoscevamo l'esistenza di tale Veronica Tomassini, che sembra essere una scrittrice (quanto meno ha pubblicato dei libri, che può non essere la stessa cosa), però ci è stato segnalato un orripilante articolo, pubblicato sul Fatto Quotidiano (che effettivamente ogni tanto pubblica articoli decisamente esecrabili, come spiegheremo meglio in seguito), dove la suddetta Tomassini parla di "Igor", il serial killer latitante nella profonda Romagna (non essendo tale zona paragonabile alla giungla amazzonica ci si domanda come possa non essere ancora stato catturato).

Leggiamo l'incipit dell'articolo (e non andremo avanti, perché le due frasette sono più che sufficienti, il seguito oltretutto scade in un grand guignol francamente fastidioso).
"C’è una crudeltà slava o balcanica che è intraducibile. Può essere restituita solo andando alla radice di uno spirito nazionalista o di un gene persino".
Tralasciando la sintassi ("gene persino"? mah!) la scrittrice Tomassini si rivela non solo razzista, ma anche sciatta. Razzista perché attribuisce agli "slavi" (non meglio identificati) una crudeltà addirittura "genetica" (dando così dei punti persino a Lombroso); sciatta perché parlando di "crudeltà slava o balcanica" dimostra di non sapere di cosa stia parlando. Parlare di crudeltà "slava" sarebbe come parlare di crudeltà "neolatina"; gli "slavi" comprendono svariati popoli, molto diversi tra di loro, dai polacchi ai bulgari, dagli sloveni ai russi, passando per i cechi e gli slovacchi... anche i serbi ed i croati, sì, sono slavi, ma non sono i soli "slavi", esattamente come "neolatini" sono spagnoli e francesi, italiani e rumeni, portoghesi e ladini. Oserebbe mai qualcuno parlare di "crudeltà neolatina" per definire, ad esempio, gli omicidi di mafia, tipicamente siciliani (regione nella quale Tomassini vive, e dovrebbe conoscere), ma non propri a TUTTI i siciliani (e ci mancherebbe! per fortuna la maggior parte dei siciliani non sono criminali mafiosi, esattamente come la maggior parte dei serbi non sono assassini seriali)? Allora, perché parlare di "crudeltà slava" perché c'è uno psychokiller di origine forse ungherese (e gli ungheresi non sono "slavi", tra l'altro) o forse serba?

Secondo punto: la crudeltà se non è "slava" è però "balcanica". I Balcani, cara scrittrice che forse dovrebbe dare un ripasso di geografia, sono quella penisola che inizia al confine orientale d'Italia e comprende, oltre ad alcune nazioni "slave" (ma non tutte, ad esempio i polacchi sono ben distanti) anche albanesi, greci, macedoni... come parlare di "crudeltà iberica" perché un portoghese ha commesso una strage, o uno spagnolo ha ammazzato moglie e figli...

Nella sua scheda sulla pagina del Fatto Quotidiano, la "scrittrice" chiosa: "Non vorrei aggiungere la mia età, tanto non la dimostro".

No, poco gentile Veronica, lei la sua età non la dimostra soprattutto per le cose che scrive e per come le scrive. Peccato che i suoi scritti facciano "opinione" e contribuiscano ad istigare xenofobia e razzismo. Ma questa non è colpa sua, è colpa della redazione che gliele lascia passare, ovviamente.

https://veronicatomassini.wordpress.com/2017/04/13/igor-alla-radice-del-male/

P.S. La costante di un odio antislavo sulle colonne del Fatto Quotidiano: il 02/10/13 Massimo Fini, nella sua rubrica personale ha scritto che "ci troviamo tanto in difficoltà con gli immigrati soprattutto di origine slava, che la violenza ce l’hanno nel sangue".

Ecco. Fini e Tommassini probabilmente hanno fatto la stessa scuola. Spiace peraltro che certe cose siano diffuse da un quotidiano che "fa opinione" tra coloro che cercano un'alternativa alle veline istituzionali.

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