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06/05/2017

Conversazione a Parigi, aspettando il ballottaggio

Intervista a cura di Marco Morra

Ninon, Frantz, Tom e Apolline sono quattro giovani parigini che alle scorse elezioni presidenziali hanno votato il movimento de La France Insoumise di Mélenchon. Di età compresa tra i 25 e i 26 anni, essi rappresentano parte di quel proletariato metropolitano che nelle grandi città francesi ha votato in massa per Mélenchon. Mi sono intrattenuto con loro in una conversazione sulla situazione politica francese, sulle ultime elezioni presidenziali e sulle caratteristiche e differenze dei partiti che ne sono stati protagonisti. Qui di seguito la trascrizione/traduzione della conversazione e un breve profilo degli intervistati.

Ninon, 25 anni, lavora presso un ristorante a Chateaux Rouge

Apolline, 26 anni, è dipendente salariata presso un’associazione di riciclaggio e produzione eco-sistenibile

Frantz, 26 anni, lavora in una boutique di cinema.
 
Tom, 26 anni, artigiano.

I quattro vivono in un quartiere popolare del XVIII arrondissement, a forte composizione migrante, specie araba e centro-africana.

Frantz
Ho votato per Mélenchon perché ha presentato un programma che risponde ai problemi della Francia: cambiare la fiscalità per riequilibrare le diseguaglianze tra i più ricchi e i più poveri, specie tassando fortemente i redditi superiori ai 30.000 euro; rilanciare l’economia locale e le piccole imprese; bloccare le delocalizzazioni; demilitarizzare la Francia; rifiutare i trattati europei e l’austerità. Ha il coraggio di dire cose che gli altri politici non dicono. Per questo penso che abbia avuto dei sondaggi sempre più favorevoli...

Tom
Mélenchon non è molto tempo che si è imposto alla vita politica, ha sempre mantenuto dei sondaggi al di sotto del 10 per cento perché la maggioranza della popolazione era per il partito socialista o per il partito repubblicano... La cosa veramente particolare di queste elezioni è stata che...

Apolline
...che i partiti di maggioranza sono stati rifiutati dagli elettori per la prima volta...

Come spiegare questo fatto, questa crisi dei partiti che prima dominavano la vita politica?
Apolline
Siamo stanchi del bipartitismo...

Frantz
Ne abbiamo abbastanza di questo sistema bipartitico. Hollande ha fatto la stessa cosa della destra e da dieci anni abbiamo le stesse politiche.

Apolline
Questo spiega l’emergere di questi tre nuovi partiti.

Quali alternative propongono?

Apolline
Mélenchon vuole essere una forza esterna al sistema dei partiti, anche per questo non ha accettato l’alleanza con Hamon (partito socialista, NdR), anche se i due avevano molti punti in comuni nel programma... Per me la grande delusione è stato il fatto che i due non abbiano trovato un’intesa. Insieme avrebbero potuto superare il FN, ma Hamon non ha voluto lasciare il Ps, e Mélenchon non è sceso a compromessi...

Ninon
Alle primarie del Ps una parte degli elettori di sinistra ha votato in massa per Hamon...

Tom
Hamon era un nuovo personaggio, mentre Valls rappresentava quella parte del Ps che ha governato negli ultimi anni... Quando Hollande ha appoggiato la candidatura di Valls alle primarie gli elettori hanno rifiutato di continuare su questa strada...

Quali sono gli strati sociali, le città, o i quartieri di Parigi che hanno sostenuto Mélenchon, quali Macron e Le Pen?

Frantz
I giovani hanno votato in massa per Mélenchon. Il FN si autoproclama il partito dei giovani, ma in effetti non è stato così... Ciò che stupisce è che ha ricevuto molto consenso nelle grandi città...

Apolline
Quello che stupisce è che gli operai non l’hanno sostenuto!

Frantz
Sì, gli operai hanno votato FN!

E Macron vince nei quartieri ricchi?

Apolline
Piuttosto nella classe media, medio-alta...

Ninon
Per esempio quelli che sognano di essere proprietari o di avere una start-up che ingrana!

Quindi gli imprenditori in genere...

Ninon
Non solo gli imprenditori, ma quelli che sognano la scalata individuale, il successo...

Apolline
Ci sono anche molti giovani che sono sedotti da questa prospettiva, e quindi dal suo discorso che la alimenta. Lo votano nelle grandi città quelli che hanno una formazione superiore...

Tom
Non stupisce, perché oggi ci sono molti che studiano e che non hanno prospettive di successo, quindi Macron alimenta le loro ambizioni, dice loro che le cose cambieranno...

Apolline
Invece Le Pen guadagna un enorme consenso nelle campagne, tra i più poveri, nelle aree dove non c’è lavoro, nelle zone post-industriali e desolate, tra quelli che non hanno un titolo di studi

C’è una differenza tra classi sociali nelle campagne e nelle città che votano in maggioranza Le Pen o il suo consenso è trasversale?

Frantz
Penso che si tratti piuttosto di persone che imputano i problemi della Francia all’Europa, agli stranieri che immigrano...

Tom
Sono elettori che non hanno mai visto un immigrato, seguono quello che dicono i media, un’immagine falsata di ciò che accade nel paese...

Frantz
Le Pen ha guadagnato molti consensi dopo gli attentati … I suoi elettori hanno paura dello straniero, specie nei piccoli centri, nei villaggi, perché guardano la realtà attraverso i media...

È interessante quello che dicevate ieri a proposito del consenso che Macron ha ottenuto nel vostro quartiere... Insomma, come spiegate che Macron è stato votato in un quartiere molto popolare come il vostro?

Tom
In parte dipende anche dal fatto che i media hanno dato di lui l’immagine del candidato che poteva fermare il FN.

Ninon
Molti elettori di Parigi preferiscono Macron percependo Mélenchon come “troppo radicale”...

Frantz
Mélenchon è stato attaccato violentemente dai suoi detrattori nei media come il “comunista pericoloso” che vorrebbe nazionalizzare tutta la Francia e uscire dall’UE.

Cosa dice Mélenchon rispetto all’UE?

Apolline
O la cambiamo o ce ne usciamo...

Frantz
Dice che vuole rinegoziare l’Europa, che non è né un’Unione solidale né un’Unione di “aiuti” reciproci, che ha soffocato la Grecia. Dice che visto che siamo la seconda potenza europea possiamo imporre all’Europa un cambiamento, soprattutto rispetto al sistema finanziario, che favorisce le banche private e indebita gli Stati... Per esempio Mélenchon vorrebbe che la BCE presti direttamente agli Stati e non alle banche private, vorrebbe una gestione pubblica dei prestiti e del capitale finanziario...

Frantz
Mélenchon si oppone al modello tedesco, che invece Macron vorrebbe importare in Francia. In Germania c’è molta più occupazione che in Francia, ma il tasso di miseria è molto più elevato... Infatti l’occupazione in Germania è aumentata grazie ai mini-job, a delle tipologie di lavoro precarie, a basso salario, a tempo determinato, e a un sistema sociale che obbliga i non occupati ad accettare qualunque tipo di lavoro offerto, alle condizioni poste dal datore di lavoro, altrimenti si perde il diritto al sussidio di disoccupazione. Questo aumenta l’occupazione, ma diminuisce i redditi medi delle classi lavoratrici, aumenta la precarietà e la frustrazione di chi ha sempre aspirato a un certo lavoro, magari studiando per arrivarci, e infine si ritrova a fare tutt’altro, specie i giovani che sono costretti ad accettare questi lavori.

Frantz
Mélenchon vuole aumentare l’occupazione estendendo i servizi pubblici contro le privatizzazioni, e quindi nazionalizzando alcune grandi imprese... e vuole tassare i profitti delle multinazionali... lo chiama il “protezionismo solidale”!

Voterete domenica?

(Il rifiuto è unanime)

Frantz
Crediamo che votare per Macron significa favorire Le Pen nei prossimi cinque anni, perché non cambierà nulla in termini di diseguaglianze, disoccupazione, disparità di ricchezza tra ricchi e poveri...

Ninon
Macron impoverirà ancora di più le classi popolari, questo aprirà la porta a Le Pen ovviamente...

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