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15/05/2015

Sciopero dei trasporti Usb. Roma bloccata, Milano precettata

Grande successo dello sciopero nazionale dei trasporti urbani indetto dall'Usb in corso nella giornata di oggi. Già nelle prime ore dopo la fine della "fascia di garanzia" mattutina, a Roma l'Atac era costretta ad ammettere che la linea A e quella B della metropolitana erano state chiuse per mancanza di personale. Con vibrante sprezzo del ridicolo la società ci teneva però a rivendicare che la linea C era invece aperta e attiva. E per forza! La nuovissima linea appena inaugurata - e su cui la magistratura ha aperto indagini, fatto arresti, ecc - è anche la prima senza macchinisti! Là dove non ci sono gli umani, insomma, non ci possono essere scioperi. Sembra quasi un'indicazione per il prossimo futuro...*

Lo sciopero, a livello nazionale, è stato indetto "contro i provvedimenti del jobs act; le privatizzazioni selvagge che dirottano capitali pubblici verso soggetti privati; i continui innalzamenti dell'età pensionabile; le pesanti discriminazioni imposte dal Testo Unico sulla Rappresentanza; le gravi penalizzazioni di un Contratto Nazionale fermo da ben 8 anni".

"L'Usb - è scritto ancora - chiama i lavoratori del tpl a rialzare la testa e ad aderire in massa allo sciopero per dare un segnale netto a tutti quelli che vogliono ledere i loro diritti e la loro dignità".

Anche gli amministratori capitolini, pur cercando di minimizzare l'impatto, sono stati costretti a prevedere "almeno il 30% di adesioni allo sciopero per quanto riguarda gli autisti di superficie e sicuramente le metropolitane e le ex ferrovie concesse saranno costrette, nella fascia dalle 8.30 alle 17, a una forte riduzione dei servizi se non a una interruzione".

Questa mobilitazione non ha nulla a che vedere con quella, provocatoria, indetta qualche settimana fa dall'Ugl, che aveva bloccato un paio di convogli metro in piena fascia di garanzia e lasciando i passeggeri a bordo. Un vero e proprio regalo per Renzi e i nemici dei lavoratori.

A Milano, invece, sono state fatte le prime prove di militarizzazione del trasporto pubblico. Il Prefetto ha infatti disposto la precettazione dei lavoratori di Atm per "garantire i servizi essenziali dell'Expo". Una decisione che il sindacato di base Usb respinge con forza, definendola «inaccettabile» perché «nega un diritto costituzionale».

Infatti nell’ordinanza, la motivazione adottata cita: “tenuto conto delle ricadute che la suddetta iniziativa di protesta potrà comportare sul trasporto pubblico locale in questo capoluogo, considerati gli effetti negativi sul flusso dei visitatori del sito EXPO, ecc. ecc.” Questo vuol dire che a Milano nessuna iniziativa sindacale può essere effettuata fino alla conclusione dell’esposizione universale che si tiene nella città meneghina.

Durante la notte in città sono comparsi degli striscioni di solidarietà con la protesta dei lavoratori e contro la precettazione.


Più tardi, nella giornata, i dati sull'adesione alla mobilitazione a livello nazionale.


Fonte

* E' proprio la tendenza dello svilupp oscientifico a base capitalista altro che.

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