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10/01/2020

USA - La Camera vuole limitare i poteri di guerra di Trump

La Camera dei rappresentanti del Congresso Usa ha votato una risoluzione che riduce in qualche modo i poteri di guerra del presidente Trump il quale, prima di intraprendere ulteriori azioni militari, deve chiedere l’approvazione del congresso.

Il Washington Post rammenta che pur non essendo vincolante per il Presidente, la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi ha difeso la valenza di questo provvedimento ricordando che comunque “è una dichiarazione del Congresso degli Stati Uniti”.

La misura “proteggerà le vite e i valori americani” cercando di limitare però le azioni militari di Trump, ha detto Pelosi. “L’amministrazione deve ridurre l’escalation e prevenire ulteriori violenze”.

Furiosa la reazione della Casa Bianca che ha definito la risoluzione “ridicola” e “completamente fuorviante”. Il portavoce della Casa Bianca Hogan Gidley ha detto: “Questa risoluzione della Camera cerca di minare la capacità delle Forze Armate statunitensi di prevenire l’attività terroristica dell’Iran e dei suoi alleati, e cerca di ostacolare l’autorità del Presidente di proteggere l’America e i nostri interessi nella regione dalle continue minacce”.

La Camera ha approvato il provvedimento con 224 voti a favore e 194 contrari con soli tre repubblicani che hanno votato a favore. Otto democratici si sono opposti al provvedimento. Pelosi, nell’annunciare il voto della Camera, ha sottolineato che l’uccisione del generale Qassem Soleimani è stata “provocatoria e sproporzionata”.

Ma il punto critico adesso sarà il Senato, dove i democratici sono in minoranza e avranno bisogno dell’aiuto di almeno quattro senatori repubblicani per approvare una simile risoluzione delle potenze di guerra. Una risoluzione come quella approvata alla Camera, verrà presentata dal senatore democratico Tim Kaine, la misura potrebbe essere votata già dalla prossima settimana. I senatori repubblicani Mike Lee (Utah) e Rand Paul (Kentucky) si sono impegnati a sostenere la risoluzione di Kaine.

Secondo il Washington Post è prevedibile che il Presidente Trump metterà il veto alla risoluzione e che il Congresso non sarà in grado di raccogliere abbastanza voti per annullare il veto presidenziale.

L’amministrazione Trump insiste sul fatto che aveva il diritto di prendere di mira il generale Soleimani con l’autorizzazione del Congresso del 2002 per l’uso della forza militare in Iraq (AUMF) e invocando il diritto costituzionale del presidente all’autodifesa delle truppe direttamente e con rapidità.

La presidente della Camera Nancy Pelosi ha dichiarato che la Camera voterà presto per abrogare l’AUMF del 2002.

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