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02/01/2014

Beirut, nuovo attentato contro Hezbollah

Ancora bombe nella periferia Sud di Beirut. A distanza di soli sei giorni dall'attentato costato la vita all'ex-ministro Muhammad Shatah, oggi pomeriggio intorno alle 16 locali un'autobomba è esplosa in via al-Arid nel cuore del quartiere di Dahyeh, roccaforte di Hezbollah, con un bilancio provvisorio di 5 morti e almeno 20 feriti.

L'esplosione, avvenuta nei pressi dell'ufficio politico di Hezbollah e dell'abitazione del suo numero due Naim Qassem, si inserisce in una lunga catena di attacchi intimidatori realizzati ai danni del movimento sciita da parte di gruppi sunniti strettamente legati all'opposizione siriana a causa del suo coinvolgimento nel conflitto a fianco di Bashar al-Assad. In particolare l'attentato di oggi potrebbe essere direttamente collegato all'arresto del leader delle Brigate Abdul Azzam Majid al-Majid, responsabile dell'attentato dello scorso 19 novembre contro l'Ambasciata iraniana a Beirut, sempre nel quartiere di Dahyeh, eseguito nella giornata di ieri dall'esercito libanese.

Intanto la tensione è altissima in tutto il Paese. Immediatamente dopo l'esplosione scontri durissimi sono ripresi a Tripoli tra i quartieri di Bab al-Tabbaneh e Jabal Mohsein lasciandosi dietro già i primi feriti. A Sidone, fonti locali riportano un ingente dispiegamento di miliziani del Partito di Dio e di Amal nella zona di Haret Saida impegnati in controlli di sicurezza, così come nelle zone di Beirut a ridosso dell'esplosione. Si attendono ulteriori aggiornamenti.

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