Re Salman con il figlio Mohammed (foto Hassan Ammar/AP) |
«Per i sauditi è giunto il momento – ha detto l’ex funzionario Usa – c’è un accordo da lungo tempo con i pakistani e la casa dei Saud ora ha preso la decisione strategica di andare avanti».
«Qualunque cosa gli iraniani hanno, lo avremo anche noi», aveva avvertito qualche settimana fa l’ex capo dell’intelligence saudita Turki bin Faisal, aggiungendo che l’accordo con l’Iran «apre la porta alla proliferazione nucleare, non la chiude». Il Pakistan quindi, secondo il Sunday Times e le sue fonti, è pronto a regalare la bomba che desidera la monarchia saudita, ricambiando gli aiuti per miliardi di dollari che ha ricevuto da Riyadh.
Una mossa analoga potrebbero farla presto altre monarchie del Golfo e l’Egitto che anni fa, quando era al potere Hosni Mubarak, aveva manifestato l’intenzione di dotarsi di energia nucleare. È possibile che Riyadh e gli altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo abbiano messo in chiaro le loro intenzioni durante l’incontro che hanno avuto la scorsa settimana a Camp David con Barack Obama. Al momento Israele è l’unica potenza nucleare in Medio Oriente con un arsenale (segreto) stimato da esperti occidentali tra 70 e 200 bombe atomiche.
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