In Ucraina, si riconosce oggi, per la prima volta come festa nazionale, la "Giornata dei difensori dell'Ucraina". Come mai il 14 ottobre? Perché nell'Ucraina dei Porošenko e degli Jatsenjuk, dei battaglioni neonazisti e del golpe del febbraio 2014, è buona regola innalzare a eroi gli antesignani dell'attuale corso nazionale e il 14 ottobre del 1942 era stato fondato l'Esercito insurrezionale ucraino, meglio conosciuto come UPA.
Lo aveva già indirettamente annunciato l'ex presidente pro-UE Viktor Juščenko, definendo il leader dell'OUN, l'Organizzazione dei nazionalisti ucraini al servizio delle SS, Stepan Bandera, “eroe sacro” dell'Ucraina e ricordando come, sei anni fa, da presidente, lo avesse insignito del titolo di “Eroe dell'Ucraina” - decisione poi annullata dal presidente Viktor Janukovič, quello fatto fuori dai golpisti nel febbraio dell'anno scorso.
Ora, il suo epigono nei panni di presidente non ha voluto esser da meno e ha innalzato a festa nazionale l'anniversario della formazione del braccio militare dell'OUN, l'UPA, che formò un'intera divisione di SS ucraine e combatté a fianco dei nazisti contro l'esercito sovietico. Oggi dunque, gli emuli di coloro che tra il 1942 e il 1944 massacrarono più di un milione di persone tra soldati sovietici, donne e i bambini soprattutto nelle regioni polacche dell'Ucraina, rom e comunisti, mostrandosi in molti casi più feroci delle SS di cui erano al servizio, godranno di tutti privilegi dell'ufficialità nella loro marcia annuale per le vie di Kiev.
Lo scorso 1 gennaio Porošenko aveva già provveduto a elevare a festa nazionale l'anniversario della nascita di Stepan Bandera; a marzo, la Rada aveva decretato il 14 ottobre giorno non lavorativo: dunque, con la consacrazione anche del ramo militare dell'OUN, l'UPA comandato da Roman Šukhevič, i neonazisti ucraini di Svoboda e Pravy sektor possono oggi onorare le dichiarazioni presidenziali di “trattare con estrema responsabilità l'organizzazione di eventi". Lo stesso Porošenko interverrà a una rassegna di mezzi militari inscenata per l'occasione.
Questa veloce “evoluzione” ucraina si è snodata attraverso un'intera serie di tappe: dall'uso del termine Seconda guerra mondiale, invece dell'espressione usata in epoca sovietica di Grande guerra patriottica, fino all'affermazione jatsenukiana secondo cui “l'Unione Sovietica nel 1941 invase Ucraina e Germania” e così via. Dopo tutto, i regimi nati da colpi di stato e che si reggono sull'organizzazione del terrore contro una parte del proprio stesso popolo, hanno bisogno di ispirarsi a una riedizione delle proprie “glorie” trascorse.
22 gennaio 1944, nel villaggio di Bushche i "banderovtsi" dell'UPA uccisero una donna con due bambini (di una famiglia polacca di Popel) |
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