Oggi a Genova è una giornata di sciopero generale dei metalmeccanici convocato da Fiom, Fim e Usb. Lo sciopero era iniziato con il concentramento degli operai in piazza Massena, raggiunta dai lavoratori dell’ex Ilva, che da lunedì presidiano piazza Savio con i mezzi da lavoro bloccando via Guido Rossa. In gioco ci sono migliaia di posti di lavoro.
Alle 9 dai Giardini Melis è partito il corteo con migliaia di lavoratori. In piazza ci sono gli operai di tutte le grandi fabbriche genovesi come Ansaldo Energia, Fincantieri, Piaggio Aerospace e di altre aziende in solidarietà con gli operai della ex Ilva.
I lavoratori hanno poi raggiunto largo Lanfranco dove la polizia aveva posizionato una grata per impedirgli l’accesso alla Prefettura. Decine di operai hanno iniziato a sbattere e lanciare i caschetti al grido di “lavoro, lavoro”.
La polizia ha lanciato lacrimogeni verso gli operai che hanno tentato di sradicare con dei cavi legati a uno dei mezzi da lavoro della fabbrica la grata montata questa mattina dalla polizia. I manifestanti hanno acceso dei fumogeni lanciando slogan come “Vogliamo lavorare, ci dovete arrestare” e “Urso bugiardo, sei solo un codardo”. Uova e bottiglie sono state lanciate contro i muri della prefettura. I lacrimogeni sono arrivati anche in Piazza Corvetto dove c’era il resto del corteo operaio. Gli operai nel corso della protesta hanno bloccato anche due banchine della stazione ferroviaria di Brignole.
La mobilitazione non si fermerà finché il Governo non aprirà un confronto unico, serio e all’altezza della crisi che stanno vivendo migliaia di operai dell’industria siderurgica.
A Taranto dalla tarda serata di ieri sera è stata liberata prima una delle due statali occupate, la 106 Jonica per Reggio Calabria, e poi anche la statale 100 Appia per Bari. Le strade attorno allo stabilimento siderurgico sono libere al transito perché lo sciopero è terminato stamattina alle 7. Era stato proclamato a mezzogiorno di martedì da Fim, Fiom, Uilm e Usb e ha avuto una progressiva estensione interessando prima l’interno della fabbrica di Taranto poi le aree esterne.
Lo sciopero è stato indetto per rivendicare un nuovo incontro con il governo a Palazzo Chigi e il ritiro del piano sull’ex Ilva presentato dallo stesso esecutivo e dai commissari dell’azienda, bocciato dai sindacati che lo ritengono un piano di chiusura.
In un comunicato i sindacati scrivono: “Siamo consapevoli che le azioni messe in campo da Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno creato disagio a un città già fortemente provata da anni di mancanza di risposte da parte tutti i Governi che si sono susseguiti negli anni, consapevoli che non è certo la maggioranza della città a essere contro i lavoratori. Per tali ragioni – si annuncia – sospendiamo momentaneamente lo sciopero, a partire dalle ore 7 del 4 dicembre e riportiamo al consiglio fabbrica, convocato in maniera permanente, le prossime iniziative di lotta”.
Guarda qui il video degli scontri
Fonte e foto dello sciopero
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