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19/09/2021

La Turchia arma al-Qaeda

L'esercito turco ha fornito per quasi un decennio armamenti avanzati ai gruppi ribelli islamisti che operano sul suolo siriano contro e dal 2017 è emerso come protettore delle milizie legate ad Al Qaeda che governano la provincia di Idlib vicino al confine turco. Idlib è emersa come la più grande roccaforte di Al Qaeda che il mondo abbia visto negli ultimi 20 anni, sin dall'invasione dell'Afghanistan guidata dagli Stati Uniti nel settembre 2001, ed è stata un palcoscenico per molteplici attacchi terroristici agli insediamenti nel nord della Siria. I principali scontri per il controllo di Idlib si sono verificati da gennaio a marzo 2020 a seguito dell'offensiva dell'esercito arabo siriano. Sebbene le forze governative siano riuscite a guadagnare terreno, la Turchia ha lanciato un massiccio intervento militare per sostenere i gruppi jihadisti, compreso il supporto tattico di propri ufficiali e la fornitura di sistemi missilistici terra-aria portatili a corto raggio. Le difese aeree degli jihadisti hanno subito perdite considerevoli a causa degli attacchi aerei russi lanciati a sostegno delle forze governative siriane, che nel frattempo hanno ucciso diversi ufficiali turchi.

La Turchia sembra abbia intensificato i suoi sforzi per rafforzare le difese aeree jihadiste, con il trasferimento di almeno tre batterie di sistemi MIM-23 Hawk di fabbricazione americana. L'Hawk è ampiamente considerato obsoleto e risale al 1960, con la variante migliorata entrata in servizio ne 1972. Considerando le rigide restrizioni sull'uso delle sue attrezzature di difesa aerea, la Turchia potrebbe aver richiesto il permesso degli Stati Uniti per trasferire i sistemi missilistici ai militanti sotto la sua protezione. L'Improved Hawk ha un raggio di ingaggio di 45 km e potrebbe rappresentare una minaccia in particolare per i vecchi velivoli siriani come il MiG-21BiS o il MiG-23B che hanno contromisure di guerra elettronica obsolete. Sebbene questi velivoli siano in grado di volare al di sopra dell'altitudine di ingaggio massima del sistema Hawk, ciò ridurrebbe significativamente la precisione dei loro bombardamenti. Aerei più moderni, come i Su-34 della Russia, potrebbero essere schierati per sopprimere le difese aeree nemiche ed aprire la strada a attacchi più sicuri da parte dei jet siriani. Il sistema Hawk rappresenta tuttavia un importante miglioramento delle difese aeree militanti e una considerevole escalation nel conflitto.

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