La continuazione da parte dei neonazisti della guerra sistematica della fame contro più di due milioni di palestinesi nella striscia di Gaza, unita a bombardamenti generalizzati, allo spostamento forzato di sfollati esausti, alla distruzione sistematica delle infrastrutture sanitarie e dei servizi, e una grave crisi dell’acqua potabile che minaccia la vita della popolazione, costituiscono crimini di guerra senza precedenti che vanno oltre tutto ciò che la storia ha conosciuto del nazismo e del fascismo.
La facilità con cui vengono uccisi civili affamati mentre cercano di ottenere aiuto dalle trappole mortali sponsorizzate dagli americani riporta alla mente scene dei campi nazisti che hanno preparato persone a morire di fame e di massacri, e conferma il coinvolgimento diretto e la partecipazione effettiva degli Stati Uniti in questo crimine odioso, che l’occupazione commette alla luce dei bombardamenti e dello stretto assedio che impedisce l’ingresso delle necessità più basilari della vita.
Il silenzio e l’inazione sospetta del Mondo di fronte a questo crimine, la sua incapacità di rendere conto dell’occupazione e la sua flagrante collusione con gli Stati Uniti, è una clamorosa caduta morale e un evidente tradimento di tutti i significati dell’umanità.
Lasciare un intero popolo ad affrontare una vera carestia e lenta morte sotto assedio e bombardamenti è una reale partecipazione a questo crimine commesso nella sua forma più efferata dal neonazismo, i creatori di atrocità e criminali di quest’epoca, che continuano i loro crimini senza pietà mentre il mondo è contento di rilasciare dichiarazioni vuote che non valgono l’inchiostro con cui sono scritte, e che si sono trasformate in strumenti di anestesia e collusione mascherata.
I Popoli del Mondo sono chiamati a ribellarsi, ad assumersi le proprie responsabilità e a rendere conto di tutti coloro che partecipano direttamente o indirettamente a questo crimine. È giunto il momento della vittoria per l’umanità e la dignità, perché ciò che sta accadendo a Gaza va oltre ogni limite di crudeltà e brutalità.
Il nostro popolo non perdonerà coloro che hanno fallito, cospirato o sono rimasti in silenzio di fronte alla fame e al genocidio. Le grida dei bambini affamati rimarranno una testimonianza, e la storia non avrà pietà del negligente e degli spettatori.
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