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08/12/2018

L’Italia è No Tav. Un fiume di gente respinge il “partito del Pil”


Una cosa che non si vedeva da anni. L’Italia No Tav ha capito benissimo il caratteri politico strategico della sfida lanciata un mese fa dal “partito del Pil”, che aveva mobilitato sette “madamin” dell’imprenditoria locale e – dicono – 30.000 persone per mettere fine a ogni resistenza popolare contro le grandi opere che massacrano un territorio, non servono a un beneamato tubo, ma rendono tantissimo ai costruttori che partecipano al banchetto. Mafie comprese, visto che ancor prima che l’opera entri nella fase clou già ci sono state inchieste, arresti, scandali, che hanno coinvolto tutte – dicasi tutte – le forze politiche presenti in Parlamento.

Gli attivisti No Tav del versante francese sono scesi a Torino. Ovviamente con i gilet gialli del movimento che sta spazzando via Emmanuel Macro e con lui l’austerità ordoliberista imposta dai trattati dell’Unione Europea.


I nostri redattori cercano di arrivare alla testa del corteo, ma dopo mezz’ora ancora non riescono a raggiungere l’obbiettivo.


Le strade tra piazza Statuto e piazza Castello, lungo via San Martino e via Palestro, sulle note di Caparezza – artista benvoluto da queste parti – in testa le donne e i giovani no TAV. Una marea di persone che dicono no al partito trasversale degli affari; asfaltata la manifestazione “si tav” e le madamin care a Mattarella.

Fonte e foto

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