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17/12/2018

Il terrorismo del debito

In piena discussione – finta – tra governo fascioleghista e Unione Europea sulle briciole da tagliare, arriva il solito “allarme” che dovrebbe invitare a metter da parte qualsiasi illusione. Qualunque essa sia...

Come i nostri lettori sanno, fin dal primo giorno abbiamo pronosticato al governo gialloverde la fine di Tsipras: partito per “riformare l’Unione Europea” e forzare i vincoli di bilancio, senza mai rompere il “dialogo” con Bruxelles, e velocemente trasformato in esecutore puntuale e feroce dei peggiori diktat antipopolari.

Non abbiamo quindi mai creduto né alla “rottamazione della Fornero” (subito attenuata in “quota 100”, poi 104, forse 105...), né tantomeno a un “reddito di cittadinanza universale”. Ad oggi, ci attendiamo al massimo un lavoratore in quota 100 e un destinatario dei famosi 780 euro: tipo all’autista di Salvini e a un vicino di casa di Di Maio...

Scherzi a parte, l’ordine di fare “terrorismo sul debito” costringe anche giornali seri a sparare cazzate a vanvera.

IlSole24Ore di sabato 15 riporta con grande evidenza “l’allarme del Fmi”: Il mondo è sotto 184mila miliardi di debiti: 86mila dollari a testa. Cifra stratosferica che viene raggiunta sommando i debiti pubblici di tutti gli Stati e quelli privati (che, detto fra noi, sono molti di più). Il profano legge e si spaventa, specie se – la stragrande maggioranza – sa che 86.000 euro tutti insieme non li vedrà mai in vita sua.

Paura grande...

Un lettore appena un po’ avvertito, invece, si chiede: ma con chi mai l’umanità intera avrebbe fatto questi debiti? Con i marziani? Un debito, infatti, presuppone due soggetti diversi: uno che presta soldi e uno che li riceve, impegnandosi a restituirli con un interesse. Se però diciamo che tutta l’umanità ha un certo debito, allora dovrebbe esserci un altro soggetto, abitante in un altro mondo, che quei soldi ce li ha prestati.

La logica e la matematica smontano insomma la notizia in un attimo: se ci sono 184.000 miliardi debiti, ci sono anche 184.000 miliardi di crediti. Se si esce dalla finzione terroristica, insomma, appaiono di nuovo chiaramente distinti debitori e creditori, tutti esseri umani abitanti su questa Terra. Il debito di qualcuno è il credito di qualcun altro. Punto.

La discussione, insomma, cambia indirizzo: chi ha debiti e, invece, chi ha concesso i prestiti. Ma soprattutto: chi non potrà restituire quei prestiti, mandando quindi in crisi anche i creditori.

Parliamo di nuovo, insomma, di ricchi e poveri, di speculatori e truffati, di banche e lavoratori, ecc. Di chi guadagna in modo spropositato da questo sistema di produzione e di chi viene dissanguato fino all’ultima goccia. Di lotta fra classi sociali diverse, in parole povere, lasciando i pace i marziani...

Ma nel caso de IlSole24Ore l’atto terroristico è ancora più grave e colpevole.

Questo stesso giornale, infatti, pochi giorni fa aveva pubblicato un assai più rilevante articolo sul vero problema che pesa sull’economia globale e promette di farla esplodere: 2,2 milioni di miliardi di “prodotti finanziari derivati” dal valore nominale improbabile (equivale a 33 volte il Prodotto interno lordo di tutto il mondo) e dalle pretese di “valorizzazione” impossibili.

Il terrore che attraversa le borse e le grandi istituzioni finanziarie e politiche nasce da questo “problemino”; ma ce lo riversano addosso gridando al debito.

E’ come se uno dicesse: ho fatto danni per un miliardo e tu hai l’ardire di pretendere un caffè? Oppure: abbiamo innescato tutte le bombe atomiche del mondo, non sappiamo più come arrestare il processo distruttivo e voi pretendete di vivere in modo dignitoso?

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