Le reazioni isteriche alle dichiarazioni di Berlusconi su Zelensky confermano che c’è un partito unico della guerra – i dirigenti del PD, Renzi e Meloni – che, contro la volontà degli italiani, sta portando il paese alla guerra totale contro la Russia.
È questa la destra più pericolosa, la stessa che, con i proclami dannunziani ed il golpe del re, nel 1915 trascinò il paese nel massacro della prima guerra mondiale e poi nel fascismo.
Vogliono “la guerra per la democrazia”, ma sono i primi a negare la democrazia se la maggioranza del popolo rifiuta la loro guerra.
È il momento di alzare la voce con tutte le nostre forze contro i guerrafondai, che ci stanno spingendo verso la terza guerra mondiale.
Dobbiamo pretendere che si fermi l’invio di armi in Ucraina, che ci sia il cessate il fuoco e che si aprano vere trattative di pace.
I soldi delle armi, anzi molti di più, dovranno essere spesi per ricostruire l’Ucraina e per aiutare il suo popolo, non il suo regime. Così come bisogna togliere le sanzioni alla Siria devastata dal terremoto.
E a quei fanatici idioti che ora accuseranno i pacifisti di stare non solo con Putin, ma anche con Berlusconi, bisogna rispondere a muso duro.
Sono i guerrafondai che, pur di vincere la guerra contro la Russia, stanno con i discendenti dei fascisti italiani ed esaltano come eroi della libertà i battaglioni nazisti in Ucraina e tutti i reazionari in Europa.
Nulla e più di destra che fare la guerra.
“Svuotate gli arsenali e riempite i granai”, disse Sandro Pertini, questa è la vera sinistra.
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