In Italia 3 miliardi e mezzo di euro corrispondono al reddito medio annuale di 135.000 lavoratori. Oppure al reddito di cittadinanza, appena abolito da Giorgia Meloni, di 600.000 disoccupati.
Con 3 miliardi e mezzo di euro si possono costruire 100 ospedali di medie dimensioni. Non ho nemmeno idea di quante scuole e servizi sociali possano essere finanziari con una tale montagna di soldi.
Tre miliardi e mezzo di euro sono il patrimonio ereditato a 18 anni da Clemente Del Vecchio, ultimo erede assieme ad altri fratelli del padrone super miliardario Leonardo Del Vecchio.
Il ragazzo è il più giovane miliardario del mondo, come ci comunica la rivista Forbes e riprende con orgoglio il Corriere della Sera.
Che merito si ha nel possedere un simile patrimonio appena scocca la maggiore età? Solo uno, quello di essere nato nella famiglia “giusta”.
E solo un sistema fondato sulla ingiustizia può considerare normale ed accettabile questo premio alla nascita, che fa impallidire i privilegi medioevali.
Il “merito” è un colossale imbroglio e non solo perché coloro che lo esaltano, se decidesse davvero il merito, non starebbero dove stanno. Ma lo è perché non è vero che si parta tutti dallo stesso punto d’avvio. C’è chi inizia 3 miliardi e mezzo avanti.
Quando sentirete spiegare che “non ci sono i soldi” per realizzare ciò di cui ci sarebbe bisogno, ricordatevi del giovanissimo Del Vecchio. E dei miliardari vecchi e giovani che possiedono una tale marea di soldi, che un po’ di tasse, magari proprio sulla successione, non riuscirebbero neppure a scalfire.
Il merito di Clemente Del Vecchio inizierebbe solo quando la sua smisurata eredità venisse redistribuita nella società.
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