Un altro paese d’Europa vede il progresso elettorale dell’estrema destra e il ridimensionamento dei partiti centristi storici, i democristiani e i socialdemocratici, che avrebbero avuto il peggior risultato dal dopoguerra ad oggi.
Secondo le prime proiezioni dopo il voto di oggi – i seggi si sono chiusi alle 18 – i socialdemocratici del cancelliere in carica Werner Faymann avrebbe ottenuto il 26,4% contro il 29,3% andato alla Spoe nel 2008. I democristiani della Oevp, guidati dal vice-cancelliere e ministro degli esteri, Michael Spindelegger, sarebbero scesi dal 26% al 23,8%. Il partito ‘liberale’ di estrema destra Fpoe guidato da Heinz-Christian Strache, successore del defunto Joerg Haider, avrebbe raggiunto quota 22,4% rispetto al 17,5% di 5 anni fa. Un altro partito di estrema destra, fondato dallo stesso Haider poco prima di morire in un incidente stradale, la Bzoe (Lega per il futuro dell’Austria) si sarebbe fermato al 3,7%, senza poter entrare nel nuovo parlamento non avendo superato la quota di sbarramento del 4%. Passata invece da altre due neonate formazioni centriste: il Team Stronach, dell'81/enne miliardario austro canadese Frank Stronach che prende il 6% dei voti, e i Neos (nuova Austria), formazione liberal-democratica che arriva al 4,7%. A ‘sinistra’ i verdi salgono all’11,2% dal 10,4 preso nel 2008.
Secondo la stampa austriaca i due maggiori partiti, nonostante il calo, potrebbero continuare a governare con una ‘grande coalizione’ così come nella legislatura appena conclusasi, ed eventualmente potrebbero rafforzare il proprio esecutivo ricorrendo ad una delle nuove formazioni politiche centriste affacciatesi sulla scena.
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