di Alessandra Daniele
– Eccola, come ti avevo promesso. Questa pillola ti consentirà di superare tutti i limiti fisiologici del tuo cervello.
– Diventerò super-intelligente? – Chiede il candidato premier.
– No. Diventerai un supercazzaro.
– In che senso?…
– Non ci saranno più limiti alle cazzate che saprai inventarti per guadagnare consenso e rastrellare voti. Prometterai a tutti praticamente tutto quello che vogliono, anche prima che sappiano di volerlo, e lo farai in modo così convincente che nessuno riuscirà a sbugiardarti. Sarai eletto con una percentuale da plebiscito, diventerai premier d’un monocolore senza opposizione, e sarai acclamato da tutti i media, che ti proclameranno l’incarnazione della leadership del terzo millennio.
Il candidato fissa la pillola con occhi sognanti. Poi chiede.
– Effetti collaterali?…
– Nessuno, a parte un po’ di pancia gonfia – l’uomo sorride – ma le donne adorano la pancetta negli uomini di potere.
Il candidato afferra la pasticca.
– La prendo.
– Non t’ho ancora detto il prezzo.
– La prendo comunque – si ficca la pillola in bocca, e l’inghiotte.
Qualche secondo dopo tossisce con violenza. Si piega in avanti. S’accorge di sputare sangue.
– Cosa m’hai dato? – Chiede rauco.
– Una tossina. Mortale.
– Ma mi avevi detto...
L’uomo sorride.
– Ho mentito.
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