Russia e Ucraina si sono scambiate nuove accuse reciproche sui bombardamenti nell’area intorno alla centrale nucleare, la più grande d’Europa.
La Russia ha nuovamente accusato l’Ucraina di aver attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia. A muovere l’accusa di aver colpito l’area della centrale per tre volte nelle ultime 24 ore è stato il ministero della Difesa di Mosca. “Nel corso dell’ultima giornata, le unità di artiglieria delle forze armate ucraine hanno sparato in direzione del territorio della centrale per tre volte. Sono stati sparati un totale di 17 proiettili, quattro dei quali hanno colpito il tetto dell’edificio speciale 1, dove è immagazzinato carburante nucleare della statunitense Westinghouse”, ha riferito il ministero della Difesa russo. Altri dieci proiettili sono esplosi “a 30 metri da una struttura per l’immagazzinamento a secco di carburante esausto” e altri tre “nell’area dell’edificio speciale 2”, che contiene altro carburante nucleare e una struttura di deposito di scorie.
Commentando l’allarmismo diffuso dalle fonti ucraine su possibili fughe di materiale radioattive il portavoce del ministero della Difesa russo ha fatto sapere che “I livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rimangono normali nonostante i pesanti bombardamenti delle forze ucraine”.
Dal canto suo, Energoatom, società statale ucraina responsabile per il comparto nucleare, ha invece attribuito alla Russia la responsabilità dei tre attacchi alla centrale nucleare controllata dai russi medesimi. “Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno nuovamente colpito l’area della centrale. Il danno è in corso di accertamento”, ha scritto la società ucraina in un messaggio su Telegram. Le autorità ucraine hanno iniziato la distribuzione di compresse di iodio a chi vive vicino all’impianto per far fronte a una eventuale esposizione alle radiazioni.
L’agenzia di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite, l’Aiea, sta preparando l’accesso dei propri ispettori nell’impianto di Zaporizhzhia per una missione urgente “per aiutare a stabilizzare la situazione di sicurezza e protezione nucleare”.
Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, sarà personalmente alla testa dell’equipe di ispettori attesa nell’infrastruttura nei primi giorni della prossima settimana. Nel team di esperti selezionato dall’Aiea c’è anche l’Italia, riporta il New York Times sottolineando che non ci saranno invece rappresentanti degli Usa e della Gran Bretagna.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento