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12/07/2025

Dual use: porti per la guerra?

Il sub commissario De Simone, ha finalmente ammesso che la nuova diga foranea di Genova, quando sarà pronta (con questi ritmi sembra ci vorranno almeno 10 anni) sarà dual use.

Cioè avrà un doppio scopo, da un lato quello dei traffici mercantili, dall’altro servirà per favorire gli attracchi militari, i traffici di armi, gli spostamenti di truppe in collegamento con la NATO. Per De Simone, per il governo e per i politici locali, immaginiamo che sarà una buona idea: si possono usare i fondi per il riarmo europeo, progetto che l’Italia e il Governo Meloni hanno accolto con giubilo.

A Genova i portuali di USB e del CALP, le navi che trasportano mezzi e armi militari, normalmente le bloccano. In più, nei mesi scorsi hanno anche lavorato per una rete di lavoratori dei porti in Europa e in altre parti del mondo che si coordinano tra loro per bloccarle. Si tratta di una lotta contro la guerra che parte dal basso e che ha grande sostegno popolare ma qualche problemino ai trafficanti di morte, ai governi che compiono genocidi come quello sionista, alla NATO, all’Unione Europea e al nostro governo, effettivamente lo crea.

Oggi ci ritroviamo una infrastruttura che servirà anche per quello.

Farà il paio con la prevista iniziativa governativa che vuole inserire il commercio di armi tra i beni essenziali, esattamente come il pane, il latte, le medicine, i servizi ospedalieri. Il tutto è ovviamente ridicolo e serve solo per proibire gli scioperi, per spingere verso la guerra.

Ovviamente come Potere al Popolo siamo sempre stati al fianco dei lavoratori portuali che bloccano l’invio delle armi. Lo siamo stati dall’inizio e lo saremo sempre. Aspettiamo ovviamente anche l’intervento di chi, apparentemente e a parole, si schiera contro il riarmo europeo, vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Il porto di Genova come hub militare della NATO per la guerra non può passare senza nemmeno una presa di posizione, se non altro per le ricadute sulla sicurezza in città.

Ovviamente, una presa di posizione concreta contro la guerra da parte della nuova giunta comunale è auspicabile.

Da parte nostra, in ogni caso, non ci faremo certo intimidire e continueremo a lottare contro i traffici di morte, contro le guerre di un occidente sempre più aggressivo e complice di massacri in giro per il mondo.

Per la pace, contro il riarmo europeo.

Non un passo indietro!

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