AGGIORNAMENTO ore 11.30
RUSSIA E USA: NUOVA DATA PER IL GINEVRA II
Oggi il segretario di Stato Usa Kerry ha annunciato che incontrerà di
nuovo il ministro degli Esteri russo Lavrov entro la fine del mese per
stabilire una nuova data per la conferenza di pace sulla Siria, Ginevra
II.
dalla redazione
Roma, 13 settembre 2013, Nena News - "Legalmente parlando, la
Siria è diventata a partire da oggi membro a tutti gli effetti della
convenzione sulle armi chimiche". L'annuncio è stato dato a New York
dall'ambasciatore siriano alle Nazioni Unite Jaafari. Ovvero, la Siria è
pronta a consegnare le armi chimiche.
Ieri il presidente Bashar al-Assad ha firmato il decreto legislativo
con il quale ha aderito alla convenzione e all'Organizzazione per la
Proibizione delle Armi Chimiche. Un passo diplomatico giunto dopo le
forti pressioni russe, che per ora evitano lo scoppio di un conflitto e rallentano l'avvio di un intervento armato statunitense. E sebbene
Damasco ci tenga a sottolineare che le armi "sono un deterrente alla
minaccia israeliana", aderendo alla convenzione accetta di consegnarle e
distruggerle.
In un'intervista alla stampa russa, Assad ha messo le mani avanti,
chiedendo alla Casa Bianca di rinunciare all'intervento "usando pretesti
artificiosi". Allo stesso modo, il presidente siriano si è impegnato a
consegnare le armi nell'ambito di un processo che non deve però essere
unilaterale: gli Stati Uniti devo smettere di armare i ribelli,
direttamente o indirettamente. Secondo il Washington Post, la CIA ha
avviato una serie di spedizioni di armi leggere e munizioni a favore dei
ribelli siriani, che si aggiungono ai veicoli inviati dal Dipartimento
di Stato nelle scorse settimane. Da tempo gli Stati Uniti sostengono
apertamente i ribelli con denaro, attrezzature non letali e
addestramento, una serie di misure che hanno rallentato la fine del
conflitto e inasprito la guerra civile in corso.
Intanto, però, c'è chi solleva i primi dubbi anche sull'effettiva volontà siriana. Secondo
il Wall Street Journal, l'esercito siriano sarebbe impegnato da qualche
mese a trasferire in segreto le armi chimiche verso 50 diversi siti nel
Paese per renderle introvabili. Washington starebbe impiegando i
satelliti per verificare lo spostamento, ma per ora - secondo il
quotidiano - non sarebbe riuscita a individuare i nuovo siti di
immagazzinamento.
Giungono intanto le prime informazioni sul rapporto della missione Onu
in Siria: gli ispettori delle Nazioni Unite avrebbero in mano prove
abbondanti dell'utilizzo di gas nervino da parte del regime di Damasco. A
rivelarlo è Foreign Policy. Lunedì prossimo il rapporto finale dovrebbe
essere presentato al segretario generale Ban Ki-moon. Nessuna accusa
diretta contro Assad, ma prove circostanziali "forti" derivanti
dall'analisi del terreno, del sangue e delle urine dei feriti e delle
vittime dell'attacco chimico. E sebbene il rapporto non sia in grado
di condannare esplicitamente Damasco, il tipo di armi, la loro quantità
e anche la traiettoria dei missili ne indicherebbero il responsabile.
Ovvero, il regime.
Sul piano diplomatico, continuano gli incontri tra le superpotenze
mondiali: ieri a Ginevra il segretario di Stato Usa Kerry ha incontrato
il ministro degli Esteri russo Lavrov, per studiare le modalità di messa
in sicurezza delle armi chimiche siriane, nonostante lo scetticismo di
Mosca che non crede possibile che l'attacco del 21 agosto sia stato
perpetrato da Assad.
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