Il presidente ucraino Zelensky, in un’intervista rilasciata ieri all’agenzia americana AP, ha sottolineato che perdere la battaglia di Bakhmut, sarebbe per Kiev una sconfitta politica, più ancora che strategica.
Il timore del leader ucraino è che una vittoria russa a Bakhmut spingerebbe la comunità internazionale e anche quella del suo stesso paese a fare pressioni per un “compromesso inaccettabile” per porre fine al conflitto.
I giornalisti dell’Associated Press hanno intervistato Zelenski mentre tornava in treno a Kiev da Zaporizhia martedì sera.
Ha parlato della battaglia più lunga della guerra, quella di Bahkmut dove le forze ucraine e russe sono impegnate da sette mesi in un conflitto estenuante.
Alcuni analisti militari occidentali si sono chiesti perché l’Ucraina sia disposta a subire così tante perdite per difendere il territorio, sostenendo che la città non ha un significato strategico. Zelenskyy ha replicato affermando che qualsiasi perdita nella guerra darà alla Russia un’apertura. Zelenski ha predetto che se la Russia avesse sconfitto l’Ucraina a Bakhmut, Putin avrebbe deciso di “vendere” una vittoria alla comunità internazionale.
“Se sentirà un po’ di sangue, annuserà che siamo deboli, spingerà, spingerà, spingerà”, ha detto Zelensky, aggiungendo che la pressione verrebbe non solo dalla comunità internazionale ma anche dall’interno del suo stesso paese. “La nostra società si sentirebbe stanca e mi spingerà a scendere a compromessi con loro”.
Zelenskyy si è recentemente recato vicino a Bakhmut per una visita di incoraggiamento morale alle le truppe ucraine che stanno subendo perdite rilevanti nella battaglia in questa città del Donbass.
Sui rifornimenti di armi dai paesi della Nato Zelenskyy ha lasciato trapelare che una nazione europea ha inviato un altro sistema di difesa aerea in Ucraina, ma che questo non ha funzionato e “hanno dovuto cambiarlo ancora e ancora”. Non ha però nominato il paese.
Zelenskyj ha anche ribadito la sua richiesta di lunga data di aerei da combattimento, dicendo che “non abbiamo ancora nulla quando si tratta di aerei da guerra moderni”. La Polonia e la Slovacchia hanno deciso di fornire all’Ucraina aerei da combattimento dell’era sovietica, ma finora nessun paese occidentale ha accettato di fornire aerei da guerra moderni, temendo che ciò possa intensificare il conflitto e coinvolgerli ancora più profondamente.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento