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18/08/2025

Bolivia - Gli oppositori Rodrigo Paz e Jorge ‘Tuto’ Quiroga in testa alle presidenziali

I candidati Rodrigo Paz Pereira e Jorge ‘Tuto’ Quiroga sono in testa nei conteggi in Bolivia, ha comunicato questo domenica il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) dopo aver diffuso i risultati preliminari delle elezioni generali, in cui la popolazione ha votato per il binomio presidenziale che governerà il paese fino al 2030.

Il Sistema di Risultati Elettorali Preliminari (Sirepre), utilizzato per la prima volta, ha mostrato un quadro di come si sono concluse queste elezioni, in cui da mesi si prevedeva un risultato molto stretto.

Con quasi 1,6 milioni di voti, pari al 32%, Paz Pereira guida le elezioni in modo sorprendente. Tuto Quiroga è dietro con oltre 1,3 milioni di voti (26%), con il 90% dei verbali scrutinati.

Secondo la legge elettorale boliviana, per evitare il ballottaggio, un candidato deve ottenere oltre il 50% dei voti o almeno il 40% con 10 punti di vantaggio sul secondo. Pertanto, tutto indica che ci sarà un ballottaggio il 19 ottobre.

Il Sirepre raccoglie foto dei verbali per un conteggio rapido in tempo reale, sotto la supervisione di osservatori internazionali. Questa tecnologia offre ai cittadini un’anticipazione dei risultati già il giorno delle elezioni.

Tuttavia, l’Organo Elettorale Plurinazionale (OEP) ha chiarito che si tratta di risultati preliminari. I dati definitivi saranno pubblicati sul sito ufficiale.

Anche il conteggio rapido di Unitel mostra Paz Pereira in testa con il 31,3%, seguito da Tuto Quiroga con il 27,3%. Al terzo posto, con il 20,2%, c’è Samuel Doria Medina.

Primo sostegno a Paz Pereira

Doria Medina, che in tutti i sondaggi era dato in testa, ha riconosciuto la sconfitta e ha appoggiato Paz Pereira. Intanto, l’attuale presidente Luis Arce si è congratulato con i cittadini per la giornata elettorale, esprimendo fiducia nel ballottaggio: “La democrazia ha vinto!”.

L’ex presidente Evo Morales, che durante la campagna aveva invitato a votare scheda bianca, non si è ancora pronunciato ufficialmente, ma ha scritto su X: “Oggi abbiamo votato ma non abbiamo scelto. Il popolo boliviano non rinuncerà al diritto di decidere il proprio destino”.

Arce e Morales, un tempo alleati, sono ora divisi, e questo si è riflesso nel Movimento al Socialismo (MAS), che – frammentato – ha ottenuto solo il 3,14% con il candidato Eduardo del Castillo. L’Alleanza Popolare, con Andrónico Rodríguez, ha ottenuto l’8,11%. Anche Rodríguez ha accettato i risultati, promettendo di difendere le conquiste sociali.

Chi è Rodrigo Paz Pereira?

Economista, figlio dell’ex presidente Jaime Paz Zamora, non era dato tra i favoriti nei sondaggi. È stato deputato nel 2002 e sindaco di Tarija nel 2015. Oggi candidato per il Partito Democratico Cristiano (PDC), propone:
– un salario universale per le donne e miglioramenti nell’istruzione; 
– “capitalismo per tutti” con crediti agevolati e riduzione delle tasse (ma niente accordi con il FMI); 
– riforma della giustizia e lotta alla corruzione.

Chi è Tuto Quiroga?

Ex presidente ad interim (2001-2002), è una delle figure di spicco della destra boliviana. La sua agenda si basa su 7 pilastri, tra cui:
– accordo con il FMI per ottenere miliardi di dollari; 
– modello economico simile a Cile e Perù per aumentare le esportazioni;
– riforma del sistema giudiziario per garantire trasparenza; 
– nuova politica estera per attrarre investimenti.

Incidenti isolati

Il TSE ha segnalato alcuni episodi di tensione, tra cui un ordigno esplosivo vicino a un seggio a Cochabamba, dove votava Andrónico Rodríguez. In generale, però, la votazione si è svolta in modo tranquillo.

Oltre al presidente, i boliviani hanno eletto anche i membri dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale e i rappresentanti indigeni. Ora si guarda al ballottaggio di ottobre.

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