di Giorgio Cremaschi
Il mostruoso post su X di tale Antonino Monteleone, che si presenta come “giornalista” che ha lavorato in RAI, Mediaset e La7 e che così ha festeggiato l’assassinio dell’eroico giornalista palestinese Anas al-Sharif, è solo la punta dell’iceberg.
Queste parole infami fanno da contorno alle pagine vergognose de Il Tempo, Libero, Il Giornale, che non solo disinformano sui crimini di Israele e li giustificano, come fa gran parte della stampa italiana, ma esaltano i carnefici e offendono le vittime e chi sta con loro. Essi non sono solo sostenitori di Netanyahu, criminale internazionale, ma lo fanno con il linguaggio dei fascisti razzisti Ben-Gvir e Smotrich.
Chi sulla rete o sui giornali parla come costoro non può in alcun modo essere legittimato e neppure accettato, pena un ulteriore imbarbarimento di tutto.
I “giornalisti” che giustificano o esaltano l’assassinio di coloro di cui sono immeritatamente “colleghi”.
Coloro che negano il genocidio in atto a Gaza o addirittura lo propagandano.
Quelli che pensano di essere popolari manifestando apertamente razzismo islamofobo.
Tutti costoro, ovunque collocati, comunque presentati, NON MANIFESTANO OPINIONI POLITICHE, ma commettono CRIMINI a mezzo social o a mezzo stampa. Essi vanno trattati come chi giustifichi o addirittura esalti la pedofilia, la mafia, per non parlare dei campi di sterminio nazisti.
Tolleranza zero con tutti questi mascalzoni.
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