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10/08/2025

Solidarietà con Francesca Albanese, attaccata da Fratelli d’Italia

Abbiamo letto, con viva e crescente indignazione, l’interrogazione presentata i giorni scorsi da alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia contro la Relatrice Speciale per i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, Francesca Albanese.

Al riguardo vogliamo innanzitutto osservare come sia del tutto infondata e anzi fortemente diffamatoria, l’accusa di antisemitismo nei confronti della nostra connazionale, solo per aver svolto in modo imparziale e fedele il suo incarico, criticando ovviamente Israele per i suoi crimini, accertati o in via di accertamento da varie giurisdizioni interne ed internazionali.

Del tutto inammissibili accuse del genere, quando importanti personalità del mondo ebraico, dentro e fuori Israele, fanno proprie le accuse formulate nei confronti del governo Netanyahu, tra le quali quella di genocidio.

Desta ulteriore sconcerto il fatto che a pronunciare le accuse di antisemitismo nei confronti di Francesca Albanese siano stati, in una sede ufficiale, parlamentari di un partito che rappresenta per molto versi l’erede e il continuatore, sia pure in un contesto del tutto nuovo, del fascismo storico italiano responsabile della oppressione, deportazione e morte di decine di migliaia di cittadini italiani di religione ebraica.

Accusare la Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Occupati, di ‘antisemitismo’ per i suoi rapporti sui crimini commessi dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese a Gaza è non solo una grave mistificazione ma un’azione immorale, dinanzi al più grave sterminio di innocenti dopo la seconda guerra mondiale, che personaggi di indiscussa competenza, valore e indipendenza di giudizio, anche israeliani come David Grossman e Omer Bartov, definiscono senza mezzi termini come genocidio.

Accusare di antisemitismo chi denuncia e condanna i crimini nasconde l’intenzione di rendere il governo di Israele ‘legibus solutus’, mettendo il bavaglio ad ogni critica e ad ogni azione legale a livello internazionale e statale.

Riconosciamo in queste accuse, come in quelle di vicinanza ad Hamas e ad organizzazioni terroristiche, altrettanto gravi ed inescusabili, la volontà di ledere l’immagine e la reputazione di una giurista impegnata in un delicato ed importante incarico delle Nazioni Unite, per questo vittima di sanzioni personali da parte del governo USA, infangando al tempo stesso anche l’immagine dell’ONU e minando la sua credibilità.

Ribaltando la verità incontestabile dei fatti, ci si pone oltre tutto in contrasto con il nostro ordinamento e con il principio di diritto stabilito dall’art. 604-bis del codice penale, nella parte in cui definisce reato perseguibile a termini di legge la minimizzazione in modo grave del genocidio e dei crimini contro l’umanità, nei termini in cui essi sono stabiliti dagli artt. 6, 7 e 8 dallo Statuto della Corte Penale Internazionale.

La gravità di tali comportamenti, purtroppo diffusi, che si pongono al di fuori di ogni legittima critica di merito, richiede la condanna ferma ed unanime delle forze democratiche e di chiunque creda ancora nel ruolo degli organismi internazionali.

Confidando che i giuristi e le giuriste italiane, e le loro associazioni, si uniscano alla condanna di simili comportamenti, rivolgiamo un appello al Governo, al Parlamento e alla Presidenza della Repubblica perché vigilino e ammoniscano chi offende in questo modo il diritto internazionale, la libertà di parola e di opinione, proteggendo i rappresentanti degli organismi internazionali, come l’ONU e la Corte Penale Internazionale, oggetto di attacchi inammissibili ed ingiustificati, e chi opera in nome dei principi condivisi di civiltà giuridica e di tutela dei diritti umani, per denunciare le sue violazioni ed i crimini commessi dagli Stati.

Per maggiori informazioni: giuristiperlapalestina@gmail.com

In ordine alfabetico:
Cesare Antetomaso, Michela Arricale, Carlo Augusto Melis Costa, Benedetto Vittorio De Maio, Antonella Durante, Giorgio Fontana, Micaela Frulli, Domenico Gallo, Ugo Giannangeli, Claudio Giangiacomo, Muna Khorzom, Fabio Marcelli, Triestino Mariniello, Ugo Mattei, Luigi Paccione, Dario Rossi, Arturo Salerni, Luca Saltalamacchia, Gianluca Vitale

Per adesioni.

Fonte

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