Il presidente ucraino, Petro Poroshenko ha deciso oggi di prorogare di 72 ore un cessate-il-fuoco che le due parti stanno rispettando in queste ore solo in parte. Continuano infatti i combattimenti nell'est dell'Ucraina assediata da migliaia di uomini delle forze armate e delle milizie dell’estrema destra.
Ed oggi i guerriglieri delle Repubbliche popolari si sono impossessati di una base militare della Guardia nazionale ucraina a Donetsk dopo sette ore di combattimento ed hanno catturato il comandante del battaglione facendolo prigioniero. La base conquistata dagli insorti è la numero 3004. Inoltre il blogger Dmitri Tymchuk dalla sua pagina "information resistance" ha informato che un assalto notturno da parte delle milizie delle Repubbliche Popolari nei pressi dell'avamposto di Kramatorsk, sempre nella regione di Donetsk, si è concluso con la morte di quattro militari ucraini.
Sono stati intanto rilasciati durante la notte quattro osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa – un danese, uno svizzero, un turco e un estone - che erano stati catturati lo scorso 26 maggio dai miliziani insorti nella regione di Lugansk. Ad annunciarlo è stato Alexander Borodai, primo ministro dell’auto-proclamata Repubblica Popolare di Donetsk, notizia poi confermata anche dal capo di stato svizzero Didier Burkhalter alla guida dell’organizzazione occidentale.
Oggi le Nazioni Unite hanno affermato che il conflitto ucraino ha già provocato in Ucraina 54.400 profughi interni mentre altre 110mila persone sono scappate in Russia. "L'Alto commissariato per i rifugiati ha constatato un netto aumento dei profughi in Ucraina", ha dichiarato Melissa Fleming, portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite.
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