I poliziotti del sindacato Coisp sono noti più per le loro provocazioni (come "le poste" sotto l'ufficio della madre di Federico Aldrovandi) che non per la difesa della legalità (che statutariamente dovrebbe essere il loro unico lavoro). Così non ci stupisce, anche se ci fa incazzare q.b. la loro ultima sortita: una petizione (sponsorizzata "Avaaz", ricordatevelo!) per la rimozione del "monumento" che a Genova ricorda l'assassinio di Carlo Giuliani.
Ecco qui di seguito le loro farneticazioni, su cui chiunque può farsi un'idea dello stato di salute culturale di questa frangia di polizia.
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RIMUOVERE il monumento dedicato a Genova a Carlo Giuliani "Considerato un eroe per aver commesso fatti gravissimi"
Vogliamo sapere, quale valore, quale ideale, quale sacrificio rappresenta nella memoria del Paese il giovane Carlo Giuliani. Vogliamo una spiegazione dalle Istituzioni genovesi di come si sia giunti a posizionare un monumento di granito con una targa dedicata a lui, in P.zza Alimonda, a Genova, onorandolo a seguito della sua morte, avvenuta durante gli scontri gravissimi del G8 del 2001 mentre con un estintore si stava scagliando contro dei carabinieri. Riteniamo che i cittadini, oltre che le Forze dell'Ordine, abbiano bisogno di risposte chiare e dirette, affinché si sappia quali pensieri passano nelle menti di chi ricopre incarichi istituzionali e quale genere di considerazione abbiano per le Forze di Polizia, che genere di rispetto abbiano per la legalità e quanto conti per loro la sicurezza dei cittadini.
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Non meno chiarificatore è il "perché" ritengono di dover prendere questa iniziativa:
"Perché bisogna EVITARE che il posizionamento di un monumento alla memoria di Carlo Giuliani, morto mentre con un "estintore" stava attaccando dei Carabinieri durante gli scontri accaduti a Genova il 20 luglio 2001 durante il G8, significa onorare una persona che in Piazza Alimonda partecipava - insieme ad altri - all'aggressione contro un appartenente alle Forze dell'Ordine che era in pericolo di vita. Quel monumento in memoria di Carlo Giuliani significa avvallare il ragionamento in base al quale merita un tributo chi si comporta contro le regole di uno Stato Democratico."
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C'è un'idea fissa, dietro questo ragionamento: quella per cui i poliziotti sono "untouchables", qualsiasi cosa stiano facendo. Al Coisp non si intendono di problemi sociali, di conflitto politico, di trasformazioni delle culture e delle istituzioni, quindi anche delle leggi e delle regole che strutturano una società e la sua evoluzione. Per loro nulla conta, se non sé stessi, l'impunità da cui si vogliono sentir protetti, il "libero arbitrio" di cui vogliono godere "nell'esercizio della loro professione".
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