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21/06/2014

Neanche i droni ce la fanno. Schiantati in 400

Governare il mondo con i droni. Questa l'illusione che ha orientato le strategie anche militari dell'imperialismo statunitense nell'ultimo decennio. Perché mandare  "i nostri ragazzi" a rischiare la pelle (e, per quanto riguarda il governo, fare vedere quelle antiestetiche bare avvolte nella bandiera, che tanti voti sottraggono poi alle elezioni) se possiamo fare le stese cose con quegli aggeggi volanti senza pilota?

Molte azioni di killeraggio di stato, "omicidi mirati" e altre azioni terroristiche sono state condotte in questo modo. Oltre, naturalmente, ad azioni di spionaggio e rilevazione dati dall'alto.

Per governare davvero,però, bisogna stare sul posto (come dimostra l'evoluzione della situazione irachena), altrimenti le cose prendono una piega sempre imprevista.

Ma anche la tecnologia ha i suoi problemi. E i suoi costi.

Dal 2001, oltre 400 droni militari americani si sono schiantati al suolo o su case, fattorie, autostrade, piste d'atterraggio, fiumi e, in un caso anche su un Hercules C-130 dell'Air Force Usa in volo, a causa di problemi tecnici, maltempo o errori umani.

Incidenti che ufficialmente non hanno causato vittime, ma in molti casi vere catastrofi sono state evitate per pochi metri, o pochi secondi, in pratica, per pura fortuna. Lo scrive oggi il Washington Post in una lunga inchiesta elaborata sulla base di oltre 50 mila pagine di documenti ottenuti grazie al Freedom of Intormation Act, e affermando che si tratta di un elemento che espone i potenziali pericoli dell'apertura dei cieli americani al traffico commerciale di droni, che diventerà una diffusa realtà a partire dal prossimo anno, in base ad una legge del 2012 approvata dal Congresso.

Diversi droni militari sono scomparsi mentre erano in volo dopo che si sono persi i contatti con la base, scrive il Post, che cita anche diversi episodi specifici. Come quello di un Reaper armato che ha smesso di rispondere ai comandi da terra mentre era in volo sull'Afghanistan ed è stato infine abbattuto da un caccia americano mentre si avvicinava al confine col Tagikistan. E ci sono stati episodi allarmanti anche negli Usa. Uno in particolare ad aprile, quando un drone dell'esercito, del peso di oltre 170 chili, si è schiantato accanto al giardino di una scuola elementare in Pennsylvania, appena pochi minuti dopo che i bambini se ne erano andati a casa.

Nonostante questo, fonti del Dipartimento della Difesa affermano che i loro droni sono "perfettamente affidabili". La maggior parte degli incidenti sono stati registrati in zone di guerra, sottolineano, dove le condizioni di impiego sono estreme, cosa che invece non avviene nei voli sugli Stati Uniti. Altre fonti, scrive ancora il Post, riconoscono tuttavia che i droni non saranno mai sicuri come gli aerei di linea commerciali.

Fonte

Il mito della guerra senza caduti (tra le proprie fila) s'infrange, miseramente, per l'ennesima volta. Eppure sono almeno 40 anni che gli Stati Uniti sbattono la faccia sul fatto compiuto secondo cui la sola supremazia aerea non garantisce affatto la vittoria sul nemico di turno.

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