Fine corsa per "il celeste" Roberto Formigoni. La Lega di Maroni gli
concede una "fiducia a tempo", poi ad aprile si andrà al voto
contestualmente alle politiche.
Il Consiglio Federale della Lega convocato per questa mattina ha partorito un laconico comunicato stampa:
Il Consiglio Federale, dopo un’ampia discussione, ha dato mandato al
Segretario Federale e al Segretario Nazionale lombardo, Matteo Salvini,
di gestire la questione riguardante la Regione Lombardia sia per quanto
riguarda il nuovo assetto regionale che per la durata della legislatura
regionale. A questo proposito il Consiglio Federale ha individuato come
prioritari due soli punti: la legge elettorale regionale e la legge di
bilancio, da approvarsi entro Natale, per poter così far coincidere il
voto della Regione Lombardia con le elezioni politiche di aprile in
unico election day.
Di fatto, si tratta della fine della giunta regionale, chiamata a
sbrigare gli affari correnti e definire una (improbabilissima) riforma
della legge elettorale regionale, che a questo punto viene messa sul
tavolo per farne un casus belli per la caduta formale della giunta già a dicembre o
gennaio.
Immediato l'impazzimento di dichiarazioni contrapposte di
tutto lo schieramento politico parlamentare, che una volta di più si
rivela al di sotto della soglia della decenza e dell'adeguatezza ai
nuovi standard imposti dalla governance europea. La quale,
infatti, sta procedendo rapidamente alla demolizione della squinternata
classe politico-affaristica che ha occupato la scena nel ventennio
berlusconiano. Non sembra infatti un puro caso che tutte le procure
d'Italia si siano mosse all'unisono aprendo inchieste contro gli enti
locali, da nord a sud.
Fonte
Occhio al grassetto e soprattutto a trarne le dovute conclusioni.
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