Forminchioni è un'anatra zoppa. Lui lo sa. Un altro, chiunque altro, al suo posto si sarebbe dimesso dopo 17 anni
di permanenza alla presidenza della Regione Lombardia con mezza giunta
inquisita o in carcere. Lui ha resistito più dei difensori di Fort
Alamo. Una difesa spropositata, incomprensibile. Se si dimetterà lo farà
quando vuole lui, si voterà quando lo vuole lui e ha già rivendicato un
ruolo di indirizzo politico dopo le prossime elezioni regionali. Il
motivo di questa resistenza a oltranza è forse nella sua ostinata difesa
della poltrona di commissario generale per Expo 2015 che non vuole mollare a nessun costo: "Ho
gia spiegato che la nomina di commissario generale per l'Expo è una
scelta del governo italiano fatta ad personam, quindi è libera. Non
sceglie il presidente della Regione o il sindaco pro tempore". Expo 2015 è, nella sostanza, la trasformazione di terreni agricoli
in edificabili nell'area di Rho con un aumento enorme di valore che
dovrebbe andare agli investitori tra cui Arexpo, la società che ha
acquistato le aree su cui sorgerà il sito di Expo 2015, partecipata da
Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione fiera Milano, Provincia
di Milano e Comune di Rho. Le aree di Rho erano in prevalenza di Fondazione Fiera che "dal
2006 ha rivestito un ruolo di primo piano nel Comitato Promotore Expo
2015 per portare Milano all’assegnazione dell’evento. Ad aprile del
2011, in piena sintonia con la volontà delle istituzioni locali (in
primis Comune di Milano e Regione Lombardia) Fondazione ha approvato il
trasferimento - mediante conferimento - delle aree di sua proprietà
necessarie alla realizzazione di Expo alla Arexpo SpA". La Fondazione Fiera dipende dalla Regione Lombardia che ha poteri di nomina,
di sorveglianza e persino di scioglimento dell'amministrazione
dell'Ente. Fondazione Fiera controlla Fiera spa, società quotata in
Borsa che ha firmato un accordo sui servizi con la Fondazione Fiera. Il
secondo a tavola dell'Expo 2015 è la 'ndrangheta che, è ormai vox populi, controlla il movimento terra nel Nord Italia. La prova provata è l'arresto dell'assessore Domenico Zambetti,
assessore della Casa per la Regione Lombardia, eletto con i voti della
'ndrangheta per possibili favori per l'Expo 2015. Zambetti è veramente
l'unico? Il terzo a tavola è la CMC di Ravenna,
targata pdmenoelle, famosa in tutta Italia per le commesse per la Tav in
Val di Susa e per la base militare Dal Molin di Vicenza. La CMC è stata
la prima e l’unica (per ora) a vincere una gara di appalto per l'Expo
2015 (con un'offerta al massimo ribasso). Per questa gara la procura di
Milano ha aperto un’inchiesta per turbativa d’asta. Non si interrompe un'emozione, non si abbandona un posto a tavola.
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