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25/02/2013

Snidare il Pd, impedire la governabilità. E in Svizzera pubblicano i sondaggi

Sono ore nervose nel quartier generale di Pierluigi Bersani, il Pétain italiano. Gli accordi sono stati presi con la Germania. L'Italia, secondo la visione di Bersani, si dovrebbe inginocchiare definitivamente al neo-mercantilismo tedesco e di Bruxelles. Con una finanziaria pesante entro il 2013, nel quadro di una recessione europea, e un fiscal compact da rispettare di 40 miliardi l'anno, per venti anni, a partire dall'inizio del 2015. Le ultime importanti risorse di questo paese dovrebbero scomparire. Destinatari? Direttamente o in una partita di giro, i bilanci sinistrati dalla speculazione di Commerzbank, Deutsche Bank, Société Génerale, Paribas, Unicredit, MPS. E poi le idrovore di risorse d'oltreoceano: Jp Morgan, Goldman Sachs, gli ibridi tedesco-americani come Pimco. Salterebbero definitivamente stato sociale, pensioni, istruzione, sanità. Con una disoccupazione alle stelle.

Tutto è pronto, preparato, prono. Da quando il Pd ha svolto le primarie, un rito pallido ed autoreferenziale, nel quartier generale del Pétain italiano ci si è convinti che questo orrore sia possibile. E si è già promesso il solito scambio di sempre: la svendita dei beni del paese in nome del riconoscimento tangibile , nel salotto buono dell'Europa, di chi lo fa.  Solo che c'è un problema: sembra proprio che manchino i voti, che non ci sia il consenso necessario. E' un fenomeno salutare che si spera si consolidi. Per cui il popolo sia vigile: il piddino sia snidato e inchiodato alle sue responsabilità, quelle gravi di voler vendere senza pietà una nazione, e l'ingovernabilità sia garantita. Fino al crollo del regime.

Link: I numeri che l'Italia non può sapere

(red.) 22 febbraio 2013

Fonte 

L'unico spirito con cui andare alle urne dev'essere quello di garantire la paralisi istituzionale totale.

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