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16/11/2012

Missing in Action - Pantera

Giorni fa mi è capitato in mano il disco dei Damageplan, roba da poco, e sono finito a rispolverare un pensiero che mastico da ormai molti anni: come hanno fatto i Pantera a finire così in basso?

Passi il fatto che esplosero dopo 7 anni di nulla rimanendo folgorati sulla via che portava agli Exhorder, non mi capacito di come, dopo Cowboys From Hell, accantonarono qualsiasi velleità di crescita artistica rifugiandosi nell'autocitazione perenne, per altro appiattendola su una compattezza sonora che senza dubbio li rendeva uno dei gruppi in presa diretta più devastanti, ma anche tra i più pesanti da digerire sino al termine di un album (io personalmente non sono quasi mai riuscito ad ascoltare Vulgar con attenzione e tutto d'un fiato).

Oltretutto, mentre dissipavano rapidamente l'effetto novità (e nel frattempo i Machine Head gli entravano nell'orto...) perdevano per strada anche il secondo elemento che, insieme alla chitarra di Darrell, li rendeva immediatamente riconoscibili: la voce di Anselmo, un personaggio che ragionevolmente può dire d'aver fare tutto ciò che ha voluto (difficile trovare uno con la sua carriera almeno tra i nomi che hanno anche fatto cassa a livello di mercato) ma che ha anche cacciato nel cesso una voce assolutamente strabiliante.

Ascoltarlo sulle prime incisione dei Pantera e poi ritrovarlo su Great Southern Trendkill, mi fa non poca tristezza, soprattutto considerando che sto modo di merda di cantare ha poi fatto scuola in tutto il metal successivo.

Paradossalmente, col passare degli anni il gruppo dimostrava d'avere ancora qualcosa da dire quanto più si allontanava dallo stile con cui sì costruì fama internazionale, mi riferisco alle volte in cui venivano a galla le radici southern rock e i fumi sabbatiani di Darrell, peccato si trattasse sempre di momenti sporadici.



Per me i Pantera si fermano qui, ed è un peccato, perché se fosse andata diversamente magari la new wave of american heavy metal non sarebbe stata la legione di cazzoni nata dal peggio di Pantera e Sepultura insieme.

2 commenti:

  1. Calando un velo pietoso sul prima (specialmente) ed il dopo... Ho provato a riascoltare "a freddo" Cowboys From Hell. Che dire, una palla mostruosa. A parte un paio di riff interessanti sulla scia del grande Master Of Reality (a proposito, so che non ti piacciono i Sabbath, ma almeno a questo dai una chance), il resto è tutto da cacciare nel dimenticatoio.
    Sicuramente uno dei più grandi bluff degli ultimi 20 anni.

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    1. Alla storia del bluff ci ho pensato in questi giorni discutendo su un forum di musica anni '90, in senso lato non solo metal. A me i Pantera non sono minimamente venuti in testa e vederli citati li mi ha lasciato abbastanza interdetto perché, come scrissi anche in questo articoletto, dopo Cowboys From Hell (che come dici tu è un mattone) io non trovo davvero nulla di essenziale nella loro produzione.

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