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21/08/2025

Giuristi chiedono un intervento militare a Gaza per fermare Israele

L’ex relatore delle Nazioni Unite Richard Falk ha proposto l’invio di una forza armata internazionale a Gaza, mentre un vasto gruppo di giuristi hanno chiesto all’Assemblea Generale di autorizzare un intervento armato di fronte al genocidio israeliano.

In una conferenza stampa tenutasi lunedì 18 agosto a Istanbul, il Tribunale Per Gaza ha chiesto alla comunità internazionale di autorizzare un intervento armato sotto l’egida delle Nazioni Unite per fermare quella che definisce la fase più mortale del genocidio israeliano contro il popolo palestinese.

Il giurista americano Richard Falk, da Istanbul, ha esortato i governi ad aggirare il blocco del Consiglio di Sicurezza – dove gli Stati Uniti usano il veto a favore di Israele – e ad appellarsi direttamente all’Assemblea Generale. Come ha spiegato, ci sono meccanismi legali per questo, come la risoluzione “Uniti per la Pace” del 1950 e il principio della “Responsabilità di Proteggere” approvato nel 2005.

Richard Falk, ex relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Palestina, ha avvertito che non agire immediatamente sarebbe “un fallimento storico dell’umanità”. Ha assicurato che il mondo sta assistendo, in tempo reale e con una trasparenza senza precedenti, a un genocidio che ricorda l’indifferenza mostrata di fronte ai crimini più atroci del XX secolo.

Il giurista ha accusato le cosiddette democrazie occidentali di complicità nell’offensiva israeliana. Ha sottolineato come la pressione dei cittadini deve tradursi in embarghi sulle armi, sanzioni e azioni di solidarietà internazionale, paragonabili alla campagna che ha contribuito a far cadere l’apartheid in Sudafrica.

Ha anche denunciato il tentativo di mettere a tacere le voci critiche attraverso sanzioni contro i relatori per i diritti umani e l’omicidio di giornalisti, tra cui Anas al-Sharif e i corrispondenti di Al Jazeera lo scorso 10 agosto. “Parte del lavoro del Tribunale di Gaza è quello di rafforzare il ruolo della verità di fronte a questi crimini”, ha detto Falk.

La dichiarazione d’urgenza dell’organismo riunitosi a Instanbul, intitolata “È tempo di agire”, sarà presentata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. L’organismo ha anche in programma un’udienza finale a Istanbul a ottobre, dove emetterà un verdetto morale sulla base delle testimonianze raccolte dalla sua fondazione nel 2024.

Il Tribunale di Gaza, composto da accademici, giuristi e difensori dei diritti umani, ha già tenuto sessioni a Londra e Sarajevo, dove ha formalmente accusato Israele di genocidio, crimini di guerra e apartheid.

Nel frattempo, la situazione umanitaria continua a deteriorarsi: dall’ottobre 2023, più di 62mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, tra un blocco totale e una carenza di aiuti.

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