Da un paio d'anni le serate di metal genuino nel genovese sono piuttosto un tabù (non considero minimamente le merdose cover band che come zecche infangano la "scena", se cosi si può chiamare). Ultimamente, però, si hanno timidi segni di risveglio, questo grazie ai miei ex compagni di (s)ventura, i Loculo , che negli ultimi tempi hanno organizzato alcune serate davvero degne di nota (ricordo fra tutti i concerti di Hellstorm , Endovein, Fallen' Fuckin Angels e soprattutto Fingernails).
Questa volta i nostri eroi genovesi vengono affiancati dai toscanacci Devastator, autori di un thrash/hardcore scanzonato e violento allo stesso tempo, e dai milanesi Irreverence, a mio avviso, una delle band italiane più sopravvalutate di sempre: bravi quanto volete, ma terribilmente noiosi (tant'è vero che ho volutamente disertato la loro esibizione).
Stendo subito un velo pietoso sul (modesto) pubblico presente, accorso alla serata non tanto per testare la qualità delle band, ma per alcolizzarsi in compagnia, scambiarsi qualche stretta di mano, riunirsi sotto il palco a eseguire l'headbanging di rito (rigorosamente fuori tempo!) per poi chiudere la comparsata facendo i classici complimenti di rito ("avete spaccato!") a ogni band (quando si dice essere ruffiani!!!).
La tristezza che genera il metallaro del sabato sera è amplificata dall'evidente deserto attorno al banchetto allestito dai gruppi per la vendita dei propri dischi, il nulla più totale, ennesima conferma che si preferisce spendere 5 euro in birra piuttosto che in un cd dei Devastator... ma si sa: questa è l'attitudine!!! Sempre in tema di pubblico, ho subito notato l'opprimente assenza di Angelo Cadaver, essenziale membro della Perseo Miranda band; d'altronde, non si può aver tutto dalla vita! Fortunatamente il morale è tornato alto quando intravedo un tizio sempre presente a questo tipo di eventi: parlo del sosia di Mr. Bean, che ama sfoggiare puntualmente t-shirt d'inenarrabile brutalità, salvo poi vagare per ogni locale come un pesce fuor d'acqua... deve essere senza dubbio un seguace della nera fiamma !!!
Ma veniamo al dunque, ad aprire le danze ci pensano i Loculo con il nuovo pezzo "Star Thrash", i suoni son quel che sono, ma la band è in discreta forma (specialmente il frontman Teo) e, cosa piuttosto positiva, il refrain rimane facilmente in testa. Si alternano, quindi, pezzi vecchi come "Hell's Stairs" e nuovi ("Dementor") a due cover storiche: "Tormentor" e "Nightmare", dove l'intensità del pezzo è amplificata dalla partecipazione di David Krieg, già voce degli Hexenfaust/Progeria. La chiusura è, invece, affidata al cavallo di battaglia "Thrash or trash", vero e proprio inno della band che ha mostrato una notevole dose d'attitudine ed energia "straight in your face". Tirando le somme, quindi, una performance positiva macchiata da alcune pecche nella sezione ritmica, dove il batterista Ruggero, pur picchiando come un ferraio, a volte sembra fuori contesto, un po' come se capitasse di vedere il batterista degli Slipknot suonare pezzi dei Venom. Altro particolare che non digerisco è il vizio di suonare forzatamente alla massima velocità esaltando il principio del "più vado veloce, più ce l'ho duro", rovinando cosi' molti pezzi che fanno appunto della lentezza ed ossessività del riff la propria forza.
Cambio di palco ed ecco i Devastator (li aspettavo con ansia): si nota subito una maggiore compattezza strumentale rispetto al trio genovese, con una batteria martellante e precisa, peccato che il microfono faccia i capricci e costringa il povero Rob, frontman del gruppo, a sgolarsi più del dovuto per farsi sentire! Si susseguono ottimi pezzi come la mitica"I Hate Cover Bands", "Sono un terrorista", tratto dal'ultimo brevissimo Ep "Andatevene tutti Affanculo", e poi alcune cover per scaldare ulteriormente il pubblico, ovvero "California Uber Alles" dei sempreverdi Dead Kennedys e "Biotech is Godzilla" (degli ormai spompati brasiliani Sepultura) veramente fiammeggianti!!! La, ahimè, breve esibizione (ma le cose belle, si sa, duran sempre poco...) viene conclusa con "Alcoholic Invasion" e soprattutto "The Executioner" tratta dal primo full lenght della band "Thrash n' war" del 2005. Unica nota dolente dell'esibizione (a parte il microfono balbettante) è la mancanza in scaletta di due dei miei pezzi preferiti, "Rock n' war" e "Forever in The Bed".
Torno a casa verso le 2 un poco stordito e con le orecchie fischianti ma piuttosto contento per aver trascorso alcune ore di pura ignoranza sonora.
P.S. Da notare che l'ingresso era solamente di un euro, quindi un sincero ringraziamento al Sound Village di Genova.
Questi si che sono report divertenti!
RispondiEliminaApotheosis of Lucifer!!
"Stendo subito un velo pietoso sul (modesto) pubblico presente, accorso alla serata non tanto per testare la qualità delle band, ma per alcolizzarsi in compagnia, scambiarsi qualche stretta di mano, riunirsi sotto il palco a eseguire l'headbanging di rito (rigorosamente fuori tempo!) per poi chiudere la comparsata facendo i classici complimenti di rito ("avete spaccato!") a ogni band (quando si dice essere ruffiani!!!).
RispondiEliminaLa tristezza che genera il metallaro del sabato sera è amplificata dall'evidente deserto attorno al banchetto allestito dai gruppi per la vendita dei propri dischi, il nulla più totale, ennesima conferma che si preferisce spendere 5 euro in birra piuttosto che in un cd dei Devastator... ma si sa: questa è l'attitudine!!!"
concordo appieno. E rilancio dicendo che sono proprio questi i "poser" che rovinano la piazza e che relegano l'Italia dietro al Burquina Faso, per quel che riguarda la cultura media. Tutta gente che è abile a mettere in mostra le proprie toppe, ma che quando si parla di musica sprigiona una tristezza devastante.
Coroner