Finalmente è giunto il fatidico 7 gennaio: questo periodo di "bontà" e "spensieratezza" sembrava non finire più. Ma andiamo nello specifico: cos' è il Natale per me? Uno spreco ingiustificato di cibo, rivedere gente che si considerava sepolta, trovare casino dappertutto (specialmente nei negozi...), circondato dalla classica ipocrisia della gente che, al posto del classico "ciao!" ti salutano con "tanti auguri!", per poi ricominciare, appena girato l'angolo, a fare i classici pettegolezzi stile Alfonso Signorini.
Ecco un modo per salutare degnamente tutto questo:
Chi mi conosce ormai evita di farmi gli auguri, perché sa benissimo che in risposta otterrebbe un caustico "non c'è un cazzo da festeggiare".
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