Il copione era già scritto, la discriminante riguardava esclusivamente il fattore temporale, consumatosi all'alba di oggi, come documentato nella cronologia che attualmente occupa il posto di primo piano nella pagina d'apertura del Fatto Quotidiano.
Come sì è verificato puntualmente nell'ultimo decennio, la questione dell'inutile Ferrovia Torino-Lione (prima spacciata per alta velocità ad uso pendolare, poi riciclata in alta capacità ad uso merci tanto per giustificare l'ennesima grande cattedrale nel deserto) è stata lo scenario in cui lo Stato, mediante l'uso vergognoso delle forze di polizia, ha ribadito il concetto secondo cui in questo Paese la sovranità popolare non deve esistere quando va a cozzare con gli interessi economici dei delinquenti che ci governano (a livello centrale e locale) votati da caterve di perfetti imbecilli (solo così posso etichettare, per esempio, tutti quelli che hanno eletto Fassino a Torino).
Mi auguro che le comunità della Val di Susa proseguano nel proprio cammino di resistenza così come hanno fatto fino ad oggi e che riescano ad impedire la devastazione del proprio territorio mandando gambe all'aria gli intenti dei lobbisti politici ed imprenditoriali del cemento, che ogni sera si fanno le seghe pregustando la puzza di quel fiume di miliardi pubblici che dovrebbe attraversare le Alpi per collegare inutilmente Italia e Francia.
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