Dopo un decennio abbondante di piagnistei determinati dalla censura governativa che avrebbe quasi costantemente minato l'esistenza dei suoi programmi, Santoro pare aver finalmente chiuso il suo travagliato rapporto con l'emittente pubblica per approdare alla corte di Tronchetti Provera, dove negli anni sì sono ritrovati diversi naufraghi provenienti da Viale Mazzini e dal Biscione che hanno animato una rete alternativa nelle forme, ma assolutamente non nei contenuti (Mentana docet).
Mi auguro che almeno in casa Telecom, il buon Santoro non menerà il torrone con le sue ben pagate lagne...
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