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02/06/2011

Appunti su Wojtyla.

Chi era Wojtyla prima di diventare Papa?

Wojtyla già prima di diventare Papa era un "asset" atlantico, una risorsa essenziale nel progetto di distruzione dell'impero sovietico. Wojtyla fu individuato e scelto per una brillante carriera ecclesiastica da un principe della Chiesa, l'arcivescovo di Cracovia Adam Sapieha, una figura provieniente da una famiglia di politici e diplomatici polacchi, egli stesso uomo di altissima caratura, tanto che partecipò alla Conferenza di Yalta che ridisegnò l'Europa del dopoguerra.
Sapieha, l'uomo che deteneva i segreti delle fosse di Katyn, lo iniziò all'arte dell'"intelligence", gli insegnò il valore dell'informazione, gli speigò i delicati rapporti con il potere comunista. Wojtyla era l'unico prelato che sin dal 46-47 potè muoversi liberamente attraverso la cortina di ferro, recandosi frequentemente in Vaticano e in altri paesi europei. La sua carriera, appoggiata da tre papi (Pio XII, Giovanni XIII, Paolo VI) fu fulminante: vescovo ausiliare di Cracovia a soli 38 anni, arcivescovo a 44, cardinale a 47: un'ascesa irrestistibile che fu frutto di un piano per fare di una risorsa chiave nella lotta al comunismo e nella Ostpolitik.

Come lo è diventato?

A sostenere Wojtyla nell'ascesa al soglio pontificio furono più forze: certamente l'Opus Dei, un movimento cui si avvicinò sin dal primo dopoguerra e che frequentò assiduamente negli anni 60 e 70. Ma anche ambienti americani e in particolare il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter Zbigniew Brzezinski, influentissimo polacco professore ad Harvard e alla Columbia, esperto di soviet studies, artefice di una raffinata strategia che vedeva nella religione lo strumento per abbattere l'impero sovietico. Brzezinski e Wojtyla si frequentarono assiduamente almeno dal 76, due anni prima del conclave che lo elesse. Brzezinski esercitò forti pressioni sui cardinali americani affinché eleggessero il suo amico Wojtyla. Ad essi si unirono quelli sudamericani vicini all'Opus Dei e anche settori del clero tedesco.

Quali le ombre della sua vita?

L'uso disinvolto dello Ior e dell'Ambrosiano per finanziare Solidarnosc. La distruzione della teologia della liberazione in America Latina. La copertura del problema pedofilia nella Chiesa. L'appoggio acritico e indiscriminato a movimenti integralisti come l'Opus Dei, Cl, Focolarini, Neocatecumenali, Legionari di Cristo.

Cosa sapeva di Calvi? Sapeva che sarebbe stato ucciso?

Di Calvi e delle sua attività sapeva certamente, lo incontrò diverse volte come mi ha raccontato Clara Canetti Calvi. Lo utilizzò per Solidarnosc e per l'appoggio ai regimi dittatoriali sudamericani, sapeva certamente delle sue difficoltà quando scappò a Londra. Ma non fece nulla per aiutarlo, lo abbandonò al suo destino.

Cosa sapeva della pedofilia nella Chiesa?

Giovanni Paolo II era stato informato dello scandalo dei Legionari di Cristo e degli abusi compiuti dal loro fondatore Marcial Maciel, ma non fece nulla e lo protesse sino alla fine con la collaborazione del cardinale Ratzinger. Anche altri casi di pedofilia gli erano certamente noti, ma non si mosse, difendendo la Chiesa anche in situazioni inaccettabili. Le sue responsabilità in tema di pedofilia sono quindi gravi, purtroppo.

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