La crisi e i tagli alla spesa sociale hanno fatto aumentare i senzatetto del dieci percento in Gran Bretagna, secondo la denuncia della Ong 'Crisis'. In uno studio di 120 pagine, che vede come co-autori accademici dell'università di York e della Heriot-Watt University, sono state raccolte le richieste di alloggio popolare, salite di oltre 44mila, la cifra più alta in dieci anni e superiore del dieci percento rispetto al 2010.
La crisi non dà segni di ripresa, e i senzatetto tornano nelle strade del Regno Unito. A Londra, sono aumentati dell'otto percento, e il dato più preoccupante è che più della metà dei 3.600 homeless della capitale sono britannici. La maggior parte sono immigrati dell'Europa dell'Est che non riescono a trovare un'occupazione, ottenere un sussidio o tornare a casa.
Con l'attuale recessione - sottolinea 'Crisis', sono i poveri a soffrire di più, ma anche altri settori della società britannica sono a rischio, se il governo continua a operare tagli agli ammortizzatori sociali. "Qualsiasi riduzione significativa della rete del welfare potrebbe portare più vicino lo scenario di una classe media ridotta per strada".
Una tendenza allarmante è quella che l'organizzazione umanitaria chiama 'i senzatetto nascosti', ovvero le famiglie costrette a vivere in una stanza anziché in un appartamento. Circa 360mila appartamenti sono sovraffollati, e le zone più colpite da questo fenomeno sono Londra e il Sud-Est del Paese. A luglio, un'indagine dell'Associazione nazionale proprietari ha riscontrato che più della metà dei locatori aveva intenzione di ridurre il numero degli appartamenti concessi a coloro che godono di sussidi per l'alloggio. A Crawley, nel Sussex, una struttura popolare come l'Open House Hostel ha dovuto rifiutare alloggio a circa duemila persone, lo scorso anno, nonostante stime ufficiali indichino che nella città ci sono solo sette 'homeless'.
'Crisis' denuncia che invece di intensificare gli sforzi per porre fine allo scandalo dei senzatetto, il governo sta rendendo impossibile per i poveri l'accesso all'edilizia popolare. Saranno 50mila le case a disposizione nel 2015, trentamila in meno di quelle necessarie. Le autorità municipali potranno 'scegliere' chi alloggiare - e saranno quelli con qualche connessione al tessuto sociale cittadino - rigettando le numerose richieste di chi viene da fuori.
Da quando è in carica David Cameron, 150mila persone ricevono l'assegno per l'alloggio. "Tali cifre - riferisce Leslie Morphy di Crisis - non includono solo i disoccupati, ma centinaia di migliaia di lavoratori. Affitti in aumento, tagli ai benefici e carenza di alloggi rischiano di provocare una catastrofe sociale con tutti i costi umani e finanziari che ne derivano".
La città con il maggior numero di senzatetto è Birmingham (2,7 persone ogni mille abitazioni), seguita da Hackney (2,4). A Londra, il consiglio municipale di Westminster - il più ricco della capitale - ha una soluzione originale per eliminare il problema. Rimuovere gli homeless dalle strade. Una proposta di legge dei Tories vuole infatti rendere fuorilegge sia chi dorme in strada, sia chi porta assistenza ai senzatetto, come il benemerito servizio di zuppa calda del Salvation Army. Nell'area di Victoria Station - se il provvedimento passerà - diventerà reato dormire o giacere a terra, e sarà punibile chi accanto a se' ha materiali di scarto come il cartone, così come chi darà, o permetterà ad altri di dare cibo gratis ai poveri.
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Fa sempre bene ricordare che la crisi non ha confini perché di sistema, e i suoi risvolti sull'uomo della strada sono sempre gli stessi, sia negli inefficienti paesi mediterranei sia nelle lande più virtuose dell'Europa.
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