Pechino verso il 2012, quando tutto cambierà "secondo caratteristiche cinesi".
"Negli ambienti più 'esoterici' - dice N - si parla di un nuovo imperatore celeste che tornerà e sostituirà il Partito comunista. Ci sarà una democrazia 'secondo caratteristiche cinesi', con una figura al di sopra di tutto che incarni l'armonia tra cielo e terra e due partiti che si contenderanno il potere in libere elezioni".
Dato che siamo in Cina e che il principio di contraddizione aristotelico non esiste, gli ambienti esoterici sono i livelli più elevati dello stesso Pcc. E anche i due futuri partiti potrebbero essere lo stesso Partito che si divide in due nella sua ennesima metamorfosi. Per continuare a esistere. Per evitare che la Cina esploda.
Forse saranno un partito confuciano e uno taoista, oppure no, legista. Il ritorno delle antiche scuole di pensiero, perché in Cina il tempo è circolare. Di sicuro Confucio avrà la sua parte, dato il suo grande rispolvero ormai in voga da anni. Nello Zhejiang, la regione più dinamica del Paese, pare che tutte le statue di Mao all'ingresso delle scuole siano già state sostituite da quelle del grande Kong Zi. Notizia tutta da verificare, per farlo basterà prendere il treno superveloce che da Pechino va a Shanghai e poi scendere ancora un po'. Sì, proprio quel treno che a luglio, con il disastroso incidente di Wenzhou, ha ridotto drasticamente la fiducia popolare nel Partito e convinto i suoi leader che non si vive di solo sviluppo accelerato (e la metafora dell'alta velocità è quanto mai azzeccata). In quei giorni tutto sembrava sfuggire di mano: dirette televisive interrotte a metà, giornaliste sul luogo dell'incidente riprese mentre facevano il gesto del dito medio alla regia che le tagliava; carrozze sotterrate in fretta e furia con i cadaveri all'interno, per ridurre d'ufficio il numero dei morti, e poi ritirate fuori quando su web ha cominciato a circolare un video che smascherava il macabro inganno. Potrebbe anche non essere vero, ma la gente ci ha creduto: è questo che conta.
Quando i disastri si accumulano è l'armonia celeste a essere in pericolo. E allora deve saltare la testa di chi avrebbe dovuto garantirla, l'armonia: l'imperatore prima, il Partito oggi. Per questo la metamorfosi è necessaria. Quando le regioni del sud sono state colpite dalla siccità, il presidente Hu Jintao è andato in pellegrinaggio dalle popolazioni afflitte. Poi sono cominciate le alluvioni. Giravano parecchie barzellette, sul web e di bocca in bocca.
Nel 2012 cambierà l'intera leadership a tutti i livelli del Partito e del potere. I nuovi arrivati dovranno risolvere il grande problema della Cina, presa tra l'insostenibilità di un mercato che corre troppo e il controllo politico dello stesso, che a sua volta però fomenta la corruzione (un guaio antico come la Cina stessa).
Prendiamo il caso della speculazione edilizia, un problema vero. A Pechino - racconta J - tutte le case dei primi tre anelli (per intenderci, come se a Milano si parlasse di tutto quello che sta all'interno della circonvallazione della 90-91, ma su dimensioni ben più grandi) stavano gradualmente diventando "case di rappresentanza" per businessmen che arrivavano da fuori; oppure terzi, quarti, quinti appartamenti di burocrati corrotti a cui i businessmen di cui sopra li regalavano. Risultato: i prezzi schizzavano in alto e il centro si svuotava. Un processo che stava allargandosi a tutte le città di primo e secondo livello della Cina, che a Shanghai e Chongqing era già ben più avanti che a Pechino. Ma qui il potere politico può decidere qualcosa e farlo calare dall'alto nel giro di due giorni: hanno deciso di chiudere i rubinetti, hanno vietato alle banche di fare prestiti per le seconde case e le hanno tassate. Quindi la speculazione ha rallentato, anche se è probabile che - tutto il mondo è paese - fatta la legge-trovato l'inghippo: i ricchi e gli speculatori cominceranno a comprarle attraverso prestanome.
Se lasci correre liberamente gli istinti animali del mercato, la Cina esplode, perché quegli istinti sono "animali" sul serio. Tutti pensano ad arricchirsi a breve termine - continua J - non esistono progetti (individuali, familiari, imprenditoriali) sul lungo periodo: tutto e subito. Non si fanno investimenti se non si vede un ritorno immediato, questo esaspera la competizione al ribasso, surriscalda il mercato e non produce innovazione. E sono un miliardo e trecento milioni che corrono in questa direzione. Solo chi sta in alto, l'imperatore e la sua corte, ha una visione complessiva del bene comune, può tenere insieme questa Cina a forte rischio esplosione. Ma se tiri troppo il freno e imponi regole coercitive, il Paese rischia di esplodere lo stesso, perché il Partito ha ritagliato il proprio consenso proprio liberando gli istinti animali: "Arricchirsi è glorioso". Quindi è un continuo aprire e chiudere il rubinetto, cercando di colpire la corruzione dei funzionari che esaspera ulteriormente gli animi.
Ma ci vuole una narrazione comune adatta ai tempi, mentre si prepara l'ennesima metamorfosi. E la Cina come sempre torna alla sua tradizione plurimillenaria: "Si dice che tutte le statue di Mao all'ingresso delle scuole siano state sostituite da quelle di Confucio".
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