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26/10/2011

La solita situazione.

Quello di cui scrivo è un classico che sì rinnova da ormai diversi anni nel levante ligure, più preciso e puntuale della fluidificazione del sangue di San Gennaro (che puttanata cazzo!!!).
L'arrivo dell'autunno, sì sa, porta con se una cospicua quantità di precipitazioni che, grazie ai "recenti" cambiamenti climatici, assumono sempre più il carattere monsonico, insomma, viene giù che Dio la manda e non risparmia nessuno.
Ieri in Liguria è stata giornata di allerta meteo, concretizzatasi in 50 centimetri di pioggia caduti in meno di 24 ore nella provincia di La Spezia e nella porzione più settentrionale della provincia di Massa. Risultato di questa pioggia vietnamita 8 morti e 8 dispersi.
Contro la furia della natura sì sa, non può un cazzo nessuno. Tanto sì potrebbe, invece, adoperandosi per il consolidamento e la messa in sicurezza del patrimonio idrogeologico di questo devastato Paese (magari fosse un problema solo ligure) dove, in ogni stagione, due gocce d'acqua fanno costantemente scappare il morto (che non si caga nessuno, mentre pare un dovere straziarsi di disperazione se a trapassare è un motociclista) fino al nubrifragio-smottamento-terremoto-supercazzola successiva.
Tempo fa lessi alcune righe in cui s'affermava che il dissesto del territorio (risultato dalla speculazione edilizia) incide annualmente sulle tasche del contribuente per circa 25 miliardi di Euro e che necessiterebbe di un investimento pari per essere debellato.
Con un po' di matematica spicciola anche un analfabete giungerebbe alla conclusione che dirottando i fondi destinati alle opere inutili (TAV, terzo valico, ponte sullo stretto, litoranea tirrenica ecc.) si avrebbero a disposizione i liquidi necessari non solo per mettere in sicurezza il territorio ma anche per valorizzarlo al meglio (i fiumi di fango per Monterosso sono proprio un bel biglietto da visita per il turismo nazionale).
Non chiudo con la domanda di rito "perché non sì fa?" dal momento che la risposta è scontata quanto banale.
Resto in attesa di tempi migliori e dello sbocciare di un'autentica coscienza civica del cittadino italiano, che per il momento sì manifesta soltanto in Val di Susa.

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