Sul nucleare come energia “green” la discussione in seno all’Unione Europea si va facendo più tesa del previsto. L’adozione dell’atto delegato sul ruolo di nucleare e gas naturale nella transizione energetica della Ue è stata posticipata al 21 gennaio, ufficialmente “per dare più tempo a Stati membri ed esperti di analizzare il testo“.
Inizialmente, la scadenza dell’esame degli esperti europei per elaborare il testo sulla tassonomia (1) era prevista per il 12 gennaio. La vera ragione dello slittamento di 8 giorni dell’adozione del documento è da ricercare nell’opposizione tedesca – ma non solo – al via libera all’energia nucleare.
La nuova ministra dell’ambiente tedesca, Steffi Lemke (Verdi), in un’intervista con l’emittente pubblica ARD, ha detto che lavorerà per un netto rifiuto da parte della Germania all’inclusione del nucleare nella tassonomia dell’UE sugli investimenti sostenibili, nell’ambito del parere del proprio governo sulla bozza della Commissione Europea.
La Lemke ha dichiarato che il governo tedesco invierà nei prossimi giorni il suo contributo il quale contiene “un chiaro no” alla proposta della Commissione di includere il nucleare nella tassonomia.
“Questa è la posizione comune del governo“, ha detto Lemke. Includere il nucleare significherebbe che la tassonomia ha fallito nel suo obiettivo principale di fornire un quadro sostenibile per gli investimenti del futuro.
Il progetto di tassonomia avanzato dalla Commissione Europea afferma che le centrali nucleari dovrebbero essere considerate “sostenibili” se il paese ospitante può garantire che non ci sarà “nessun danno significativo” all’ambiente, incluso lo smaltimento “sicuro” delle scorie nucleari.
Questo vale per tutti i “nuovi impianti nucleari per i quali è stato rilasciato il permesso di costruzione entro il 2045“, afferma il testo.
Paesi come Francia e Polonia hanno spinto con forza per l’inclusione dell’energia nucleare nell’elenco della tassonomia poiché sostengono che si tratta di una tecnologia cruciale a basse emissioni di carbonio necessaria per fornire sicurezza energetica mentre l’UE passerà alle energie rinnovabili nei prossimi decenni.
La Francia, che ottiene circa il 70% della sua energia dal nucleare, ha firmato una dichiarazione a sostegno dell’energia nucleare con altri nove stati dell’UE in ottobre, tra cui Polonia e Repubblica Ceca.
Accanto alla Germania, altri paesi come l’Austria o il Lussemburgo si oppongono invece a tale decisione, per le evidenti preoccupazioni su possibili incidenti e scorie nucleari.
Tuttavia, alla fine, la palla da giocare sarà nel campo della Commissione europea e il governo tedesco ovviamente non potrebbe annullare la decisione da solo, ha aggiunto la Lemke.
Si tratta di vedere se il “no” al nucleare implicherà un no a tutto l’atto delegato della Commissione Europea o se, come lascia trapelare un lancio dell’agenzia Reuters, la Germania alla fine si asterrà, come era stato indicato nei giorni scorsi.
Note
(1) La tassonomia europea è una classificazione – una vera e propria lista – degli investimenti ritenuti sostenibili in Europa dal punto di vista ambientale. Per l’Unione Europea questo passaggio necessita non solo di fondi pubblici (come quelli del Next Generation EU), ma anche privati.
Ecco a cosa serve la tassonomia: a dire agli investitori cosa sia “green” e cosa no.
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