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27/01/2022

Lo schifo della Repubblica

Le immagini e le notizie che arrivano dalle aule parlamentari in questi giorni dicono tutto.

Stiamo assistendo al degrado finale di una classe politica indecente, e che per giunta ora mostra anche tutta la sua viltà. La scheda bianca che mette d’accordo quasi tutti nelle urne indica due cose: i parlamentari fanno nomi che non hanno il coraggio di sostenere e non hanno il coraggio di fare i nomi che vorrebbero sostenere.

In questo intrigo vergognoso i nomi che emergono – sui giornali e nei gossip, non nell’aula attraverso un dibattito pubblico e trasparente – per noi sono tutti inaccettabili e rappresentano la crisi di un sistema che fa schifo.

Basta passare in rassegna i “papabili” presidenti per rendersene conto.

Innanzitutto Draghi, premier attuale che continua la sua sotterranea campagna elettorale di ricatti con il sostegno della finanza internazionale. Poi i cosiddetti “nomi alternativi”: da Casini, emblema del trasformismo politico, a Moratti, simbolo della privatizzazione della scuola e della sanità, fino ai craxiani Amato e Cassese (quest’ultimo anche “costituzionalista di Renzi”), passando per il capo dei servizi segreti Belloni, che neppure potrebbe essere candidata alla presidenza della Repubblica.

Per non parlare dei curriculum come quello della signora Casellati, sostenitrice di Berlusconi sul caso Ruby.

Insomma, i nomi che circolano nei principali schieramenti partitici sono improbabili e impresentabili!

Altro che figure di “alto profilo”! La rosa di nomi degli eventuali candidati presidente fotografa la bassezza raggiunta dalla classe politica di governo e il danno che l’esecutivo Draghi ha fatto alla nostra democrazia.

Noi rivendichiamo la nostra estraneità e avversione a tutto questo sistema, ribadiamo una netta contrarietà a Draghi e ai re travicello impresentabili che poterebbero essere eletti in alternativa a lui.

Se questo è il sistema, il dovere è disconoscerlo e lottare per ribaltarlo.

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