Dopo il vertice bilaterale Usa-Russia di lunedì, in Svizzera, oggi è previsto l’incontro tra la NATO e la Russia, e i diplomatici avranno sul tavolo una serie di proposte sulla sicurezza presentate a dicembre da Mosca.
Il testo con le proposte russe è stato consegnato ai 30 membri della Nato il mese scorso. Il documento si concentra principalmente sul movimento di personale militare e materiale, incluso l’impegno che nessun firmatario stazionerà le sue forze negli stati europei che non erano membri della NATO nel 1997.
Include anche una clausola per cui gli attuali membri della NATO dovrebbero rinunciare a qualsiasi attività militare sul territorio dell’Ucraina, così come in altri stati dell’Europa orientale, della Transcaucasia e dell’Asia centrale.
Ma sul meeting di oggi del Consiglio Nato-Russia (congelato nel 2014 e messo definitivamente in mora nel 2017) pesa l’esito non certo incoraggiante del vertice bilaterale tra Russia e Stati Uniti di lunedì a Ginevra.
Washington non prenderà in considerazione le proposte russe per proibire legalmente l’espansione verso est del blocco militare della NATO, e “non ha alcuna intenzione di discutere l’idea“, ha detto in quell’occasione il portavoce del Dipartimento di Stato USA Ned Price.
A Ginevra, il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman e il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov avevano discusso per quasi otto ore sulle proposte presentate da Mosca a dicembre, in cui si chiedeva garanzie di sicurezza legalmente vincolanti, compresi i divieti di posizionamento delle armi e le restrizioni sulle esercitazioni militari.
Ma è evidente che uno degli obiettivi chiave per la Russia è che Washington accetti che la NATO non si espanda ulteriormente verso est, permettendo all’Ucraina di diventarne membro e arrivare così direttamente sui confini della Russia.
Secondo Price, i diplomatici americani vedono positivamente gli accordi reciproci sui missili e sulla trasparenza dei movimenti delle truppe. “I negoziati su argomenti complessi come il controllo delle armi non possono essere completati in pochi giorni, o addirittura settimane. Dobbiamo dare alla diplomazia il tempo e lo spazio necessari per fare progressi su questioni così complesse“, affermato Price.
“Ma siamo stati fermi, tuttavia, nel respingere le proposte di sicurezza che abbiamo sentito da Mosca che sono semplicemente non negoziabili per gli Stati Uniti“, ha detto Price, aggiungendo che “Non permetteremo, per esempio, a nessuno di ostacolare la politica della ‘Porta aperta’ della NATO, che è sempre stata centrale per l’alleanza atlantica“.
Lunedì, dopo l’incontro bilaterale a Ginevra, l’inviato speciale russo Ryabkov ha detto alla stampa che Mosca non accetterà niente di meno di una completa assicurazione da Washington che la NATO metta fine al suo allargamento verso est.
“Per noi, è assolutamente obbligatorio assicurarsi che l’Ucraina non diventi mai, mai, mai un membro della NATO“, ha sottolineato l’inviato russo.
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