Il Cremlino ha informato questo giovedì che il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso la sua solidarietà al popolo del Venezuela e ha espresso il suo appoggio alle politiche del Governo venezuelano.
«Vladimir Putin ha espresso la sua solidarietà al popolo venezuelano e ha ribadito il suo sostegno alla politica del Governo di N. Maduro, orientata alla difesa degli interessi nazionali e della sovranità in un contesto di crescente pressione esterna», si legge nel comunicato diffuso questo giovedì dal Governo russo.
La nota precisa che i due leader hanno scambiato opinioni su un ulteriore sviluppo delle relazioni tra Russia e Venezuela nell’ambito dell’Accordo di Associazione Strategica e Cooperazione entrato in vigore nel novembre 2025.
Il trattato stabilisce, in particolare, che le due nazioni si oppongono fermamente alle misure coercitive e restrittive unilaterali, incluse quelle di carattere extraterritoriale, che costituiscono una violazione della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme e principi generalmente riconosciuti dal diritto internazionale.
Nel frattempo, da Caracas hanno informato che il capo di Stato venezuelano «ha informato il suo omologo russo sul progresso sostenuto del Venezuela, che sta vincendo la battaglia per la pace, la crescita economica e la stabilità sociale, e ha sottolineato che il paese si proietta per guidare la crescita economica regionale del 9% quest’anno, secondo le stime previste».
In un comunicato diffuso dal cancelliere venezuelano, Yván Gil, il Venezuela sottolinea che «Putin ha ribadito che i canali di comunicazione diretta tra le due nazioni rimangono aperti in modo permanente, e ha assicurato che la Russia continuerà a sostenere il Venezuela nella sua lotta per far valere la propria sovranità, il diritto internazionale e la pace in tutta l’America Latina, mettendo a disposizione la propria capacità diplomatica per rafforzare la cooperazione in queste materie essenziali».
Inoltre, è emerso che durante lo scambio, entrambi i mandatari hanno confermato la disponibilità ad avanzare nell’implementazione di progetti bilaterali negli ambiti economico, energetico, finanziario e culturale, consolidando così l’alleanza strategica che mantengono Mosca e Caracas.
Russia e Venezuela hanno reiterato il loro interesse ad ampliare la cooperazione nel settore petrolifero e del gas, ambito chiave per entrambi i paesi. Sono stati discussi meccanismi per rafforzare il commercio bilaterale e alternative di finanziamento che evitino le restrizioni derivanti da sanzioni internazionali. Allo stesso modo, è prevista l’intensificazione degli scambi culturali ed educativi, come parte della diplomazia dei popoli.
La cooperazione tra Mosca e Caracas si riflette in più di 350 documenti bilaterali sottoscritti con l’obiettivo di stabilire un’alleanza strategica tra le due nazioni. Gli ultimi sono stati sottoscritti lo scorso giovedì 27 novembre, occasione in cui sono stati siglati 42 nuovi accordi di cooperazione durante la XIX Riunione della Commissione Intergovernativa di Alto Livello (CIAN), svoltasi in forma virtuale. Tutti rientrano nel quadro del sopraccitato Trattato di Associazione Strategica e Cooperazione firmato tra i due paesi e ratificato dai rispettivi Parlamenti.
La telefonata avviene in un contesto di escalation regionale, in seguito al sequestro di una petroliera da parte degli Stati Uniti nelle acque costiere del Venezuela, atto che Caracas ha denunciato come un “furto sfacciato e pirateria internazionale”.
Parallelamente, il cancelliere russo, Sergej Lavrov, ha chiesto spiegazioni a Washington per questa azione unilaterale, sostenendo un dibattito collettivo sulla sicurezza marittima. L’alleanza russo-venezuelana si consolida così come un contrappeso geopolitico, mentre gli USA mantengono uno spiegamento militare significativo nella zona.
Tutto ciò mentre operazioni militari statunitensi nei Caraibi e nel Pacifico orientale contro imbarcazioni civili, presumibilmente legate al traffico di sostanze illecite, hanno causato almeno 87 morti dal settembre 2025, a seguito di esecuzioni extragiudiziali e illegali documentate da organizzazioni locali e internazionali.
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