Il rialzo delle borse di oggi dopo le affermazioni di Mario Draghi "farò
di tutto per salvare l'euro" ha valore per due tipi di di persone. Le
prime, tutte interne alla slot-machine globale dei mercati, sono quelle
che hanno capito che siamo di fronte alla possibilità di una nuova
immissione straordinaria di liquidità nel sistema bancario e
finanziario. Ci si affretta quindi a comprare i titoli che saranno
maggiormente beneficati da questo genere di immissione. Le seconde, più
numerose, fanno parte dell'immenso parco buoi di creduloni che
attendono "la visita di Monti", "la mossa di Draghi", "il ritorno della
fiducia dei mercati" per risolvere chissà cosa. Si tratta di fenomeni
fantastici quanto l'esistenza del fauno, dell'alicanto o
dell'ittiocentauro. Eppure grazie a questi fenomeni, e al campo di
forza del mainstream mediale che li produce, c'è chi crede a queste
cose finendo poi per votare gli artefici (o i responsabili) di queste
politiche.
Peccato la memoria storica, anche a breve, conti poco
quando si parla della borsa di oggi. Sarà l'effetto degli algoritmi che
dettano tempi,velocità e modi di lettura dei fenomeni finanziari.
Perché quello che stiamo vedendo in queste ore altro non è che la
ripetizione del già visto. Crisi del debito, spread alto, banche in
crisi, intervento della Bce. Quando è accaduto l'ultima volta? Fine
2011, mica il secolo decimonono.
E come è andata? Nella primavera
2012 una fase di rallentamento delle tensioni finanziarie, grazie
all'enorme immissione di denaro nel sistema (ci si poteva finanziare la
ripresa dell'Europa e dell'Africa assieme altro che le banche), si
ritorna agli stessi problemi di prima dell'intervento di Draghi. Anzi
peggio, perché nel frattempo la situazione greca, spagnola, italiana
sono peggiorate. Segno evidente che la cura "iniezione di liquidità"
non funziona. E così, alla vigilia di un agosto pronosticato come
difficile, ecco l'annuncio di un nuovo intervento, di immissione di
liquidità nel sistema, della banca europea annunciato dal presidente
della Bce. E gli unici a gioire sono gli speculatori (più è la
liquidità da trattare maggiore è il guadagno speculativo) e i creduloni
(maggiore è la quantità di fole che sembrano reali, più il credulone
si sente rassicurato). In verità le chiacchiere starebbero anche a
zero: il sistema bancario europeo nel suo insieme riesce solo a
deteriorarsi (prova ne è il declassamento degli istituti tedeschi, a
rischio contagio, beffa della storia), quello economico è soffocato
dalle politiche di austerità, quello globale rallenta. Ma l'intervento
di Draghi, ironia della sorte cognome che è plurale di un animale
immaginario, nel brevissimo periodo va bene a tutti.
Come andrà a
finire? La scoperta della brevità della durata dell'elisir della Bce
può avvenire in pochi giorni, qualche settimana o diversi mesi. Può
avvenire subito, il 2 agosto quando la Bce si riunirà, se all'effetto
annuncio non seguiranno soldi veri da immettere nel sistema. Può
distendersi fino alla sentenza della corte costituzionale tedesca di
Karlsruhe (inizio settembre, sulla legittimità del fiscal compact, in
Italia approvato tra gli sbadigli). In modo da coprire il periodo di
incertezza sui fondi (si fa per dire) salvastati che, in attesa del
verdetto, si è creato in Europa. Oppure può distendersi per diversi mesi
a seconda dell'entità, e delle modalità, dei finanziamenti. Ma anche
qui ci sono delle certezze: finché il sistema bancario europeo sarà il
tempio di ogni genere di operazione denaro su denaro, fino a quando
l'economia non esce dai canoni liberisti, fino a che il mondo globale è
questo di "interventi risolutivi di Draghi" se ne vedranno
all'infinito. Nel frattempo la spesa sociale crolla, i paesi si
deteriorano, i problemi si accumulano. Ma che importa, basta "salvare"
l'euro. Come ha detto quel genialoide di Boeri (l'economista, pure di
area centrosinistra) sposando una proposta tedesca: separiamo il
fallimento dei singoli stati da quello dell'euro. Cosa vuoi che sia: se
vengono giù stato sociale, trasporti, lavori pubblici,
assistenza,sanità,pensioni protezione del territorio, formazione
l'importante è che si sia salvato l'euro. Queste sono le persone
austere, sobrie e rigorose che pretenderebbero di far uscire un paese, e
un continente, da questa grave crisi. Il problema è che gli
speculatori in questa situazione ci sguazzano come coccodrilli nella
palude, mentre i creduloni stanno con il naso per aria. Ad aspettare
quegli uccelli del Madagascar, che si dice siano davvero esistiti,
dotati di straordinaria forza, potenza e persino lungimiranza. Come no.
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