La battaglia per la difesa di Bakhmut, principale roccaforte ucraina nella regione di Donetsk, ha gravemente logorato le forze ucraine, al punto da minacciare la capacità di Kiev di lanciare un’offensiva primaverile contro le forze russe.
A scriverlo è il quotidiano statunitense “Wall Street Journal”, secondo cui la città è ormai accerchiata dalle milizie del gruppo paramilitare russo Wagner, e pare sul punto di cadere. Ieri – secondo il WSJ – le forze russe hanno premuto sul centro della città da est e da nord, e quel che resta dei difensori ha abbandonato la parte orientale dell’agglomerato urbano, ritirandosi a ovest del fiume Bakhmutka.
Kiev non fornisce informazioni in merito alle sue perdite militari, ma è noto che nel corso degli ultimi otto mesi le forze armate ucraine avevano concentrato a Bakhmut decine di migliaia di uomini, e alcuni tra i loro reparti meglio addestrati, inclusi diversi tra quelli che avevano preso parte lo scorso anno alla controffensiva di successo nella regione nord-orientale di Kharkiv. Queste forze – scrive il quotidiano statunitense – hanno subito perdite pesantissime, e sono proprio le unità “di cui Kiev avrebbe bisogno per condurre una offensiva primaverile con le nuove armi fornite dagli Stati Uniti e dai loro alleati”.
Anche il think thank statunitense Institute for the Study of War ammette che “le forze ucraine potrebbero ritirarsi dalle loro posizioni sulla sponda orientale del fiume Bakhmutka”, e questo alla luce dei filmati di geolocalizzazione relativi alla distruzione, il 3 marzo, del ponte sul fiume Bahkmut. Secondo corrispondenti di guerra e miliblogger, le forze russe hanno catturato le parti orientali, settentrionali e meridionali di Bakhmut il 5 marzo; mentre i miliziani del gruppo Wagner “hanno continuato ad avanzare nella parte nord-orientale di Bakhmut e il 5 marzo sono avanzati nell’area della stazione ferroviaria di Stupki”.
Sarebbero circa 10.000 i soldati ucraini rimasti a difendere la città di Bakhmut dall’assalto delle truppe russe. Lo ha detto Ian Gagin, consigliere del capo della Repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Secondo il giornale tedesco Bild Zeitung, sarebbe ormai scontro aperto tra il presidente ucraino Zelensky e il comandante in capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny sulle decisioni da prendere su Bakmut. Stando a informazioni provenienti da diverse fonti della leadership politica ucraina, Zaluzhny qualche settimana fa ha raccomandato di considerare la possibilità di lasciare Bakhmut per ragioni tattiche. Il capo dello Stato su Bakhmut ha un’opinione completamente diversa, hanno riferito le fonti alla Bild.
Il giornale ucraino Kyev Indipendent riferisce che i soldati ucraini sul fronte di Bakhmut non si sentono protetti dall’incessante ondata di bombardamenti e attacchi provenienti dall’altra parte del fronte. Dalle testimonianze raccolte dal Kyiv Independent, emerge che i soldati ucraini descrivono il fronte come “un tritacarne”, a causa dell’elevato numero di vittime da entrambe le parti. Durante le loro brevi visite alla vicina città di Kostiantynivka, i fanti ucraini hanno raccontato al Kyiv Independent che i battaglioni, scarsamente addestrati e impreparati, sono stati gettati in prima linea “per sopravvivere al meglio”, con scarso supporto di veicoli corazzati, mortai, artiglieria, droni e informazioni tattiche.
Il “Wall Street Journal” evidenzia che le forze terrestri ucraine sono composte di unità estremamente differenti in termini di capacità, addestramento e dotazioni: “ufficiali di brigata” hanno confessato al quotidiano che “diverse unità, incluse alcune tra le meglio preparate, sono state messe in rotta nel corso dei combattimenti a Bakhmut degli ultimi mesi”.
Agenzia Nova riferisce intanto che centinaia tra carri armati pesanti, corazzati da combattimento della fanteria, blindati leggeri e altri mezzi militari d’ogni genere ingombrano la banchina del porto di Gdynia, città polacca situata sul Mar Baltico, nella baia di Danzica. I mezzi sono stati trasferiti in Polonia nell’ambito della missione “Atlantic Resolve”, per rafforzare il fianco orientale della Nato a fronte dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe. Parte dei mezzi, secondi i media locali, sarà comunque inviata in Ucraina.
Le autorità ucraine affermano di aver colpito infrastrutture nel villaggio russo di Iskra, nell’oblast di Kursk, mentre la Russia afferma di aver abbattuto tre missili ucraini destinati alla città russa di Belgorod.
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