La vittoria al ballottaggio del fronte di centro-sinistra è stata riconosciuta dalla coalizione avversaria già prima che lo spoglio dei voti fosse ufficialmente terminato. Il nuovo presidente, Yamandù Orsi, 57enne insegnante di storia ha dichiarato che intende governare un Paese che sia “per tutti”, annunciando la volontà di dialogare con le opposizioni e con il suo avversario elettorale di destra, Álvaro Delgado.
La coalizione di governo uscente, di centro-destra, aveva preso il potere nel 2020 quando, dopo 15 anni, la sinistra era stata sconfitta alle urne.
Le prime elezioni, tenute circa un mese fa, non avevano decretato un vincitore, pur evidenziando il trend che è stato nella notte confermato: con un’affluenza del 90% (il voto è obbligatorio in Uruguay) il Frente Amplio, la coalizione di centro-sinistra, ha ottenuto circa il 49% dei voti rispetto al 46% del Partido Nacional, la coalizione di destra.
La coalizione di governo, come avvenuto in altri Paesi dell’America Latina, è stata scalzata dalle opposizioni ma la campagna elettorale e il passaggio di testimone sono stati meno agitati che altrove. Probabilmente anche perché quella di Orsi è una sinistra moderata, che prevede politiche di welfare e ambientali ma non disdegna progetti di legge a sostegno del mercato e degli investimenti privati.
Il 57enne, che entrerà formalmente in carica a marzo, ha sempre dichiarato di ammirare e ispirarsi all’ex presidente Pepe Mujica, che ha riconosciuto Orsi come suo delfino e ha annunciato prima delle elezioni il suo addio alla vita politica dopo 40 anni.
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