Nella giornata di venerdi nel porto di Genova la nave “Ocean Freedom” ha caricato mezzi militari statunitensi con destinazione Anchorage in Alaska.
La Joint Base Elmendorf–Richardson, o J-BER com’è nota a gran parte dei militari americani, è una struttura militare statunitense situata proprio ad Anchorage, la più grande città dell’Alaska.
L’esercito statunitense sta infatti aumentando la sua presenza nei pressi dell’Alaska, schierando un cacciatorpediniere e squadre dell’esercito dotate di sistemi missilistici a lungo raggio. Nello scontro con la Russia – e con la Cina – la regione Artica è venuta assumendo un crescente valore strategico.
Gli Stati Uniti a settembre hanno dispiegato circa 130 soldati e lanciarazzi mobili su un’isola dell’Alaska occidentale, mentre Russia e Cina conducevano esercitazioni militari congiunte vicino al territorio americano. Le esercitazioni militari congiunte “Ocean-24” russo-cinesi hanno provocato una reazione degli Stati Uniti che hanno dispiegato 130 soldati aviotrasportati in una lontana base delle Isole Aleutine.
L’esercito statunitense ha inviato i soldati alla stazione aerea di Eareckson sull’isola di Shemya, a meno di 300 miglia dalla Kamchatka, in Russia. Ma la Fox News riporta che il senatore repubblicano dell’Alaska, Don Sullivan, ha annunciato la nuova presenza dell’11° Airborne sulla catena delle isole Aleutine, aggiungendo che un’altra task force arriverà dalla Joint Base Lewis-McChord di Olympia, Washington.
Numerosi documenti prodotti dal think thank strategico statunitense Rand, insistono da tempo sul carattere strategico della regione artica e sulla necessità del rafforzamento militare USA in quest’area, al punto di farvi addirittura pervenire mezzi dai loro hub logistici in Italia.
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