Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

05/03/2015

La crisi azzanna anche la Germania

Chi pensava che bastasse "mettere in ordine" i conti pubblici (dopo averli sconquassati con i salvataggi delle banche, tra il 2008 e il 2010) è ora servito. I primi predicatori dell'"austerità" - i tedeschi - si trovano davanti al più drastico crollo degli ordinativi all'industria della loro storia recente: -3,9% nel solo mese di gennaio, rispetto al mese precedente.

La marcia indietro non è arrivata del tutto inattesa, ma i soliti analisti si aspettavano una frenata tutto sommato contenuta (-0,9%), non una mazzata di queste dimensioni.

Il ministero dell'Economia tedesco, nel pubblicare questi dati totalmente negativi, ha provato a minimizzarne la portata annunciando anche una revisione al rialzo del dato di dicembre (+4,4%). Evitando dunque di commentare il fatto che i due dati, di fatto si annullano.

Il crollo del mercato interno - gli ordinativi, ricordiamo, sono la produzione già prenotata per i prossimi mesi in base appunto agli ordini dei clienti - è tutto sommato meno grave (-2,5%) di quello derivante dalle esportazioni (-4,8%). Per una economia votata al "mercantilismo", ovvero alla compressione dei costo interni per favorire la crescita delle esportazioni, si tratta di una notizia pessima. "Molto pessima", ma meritata...

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento