Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

26/03/2015

Ho scoperto a che serve la "sinistra" Pd


Cari amici, ebbene si, ho scoperto a che serve la sinistra Pd. Molti di voi penseranno che stia dando i numeri, perché – direte – se c’è una cosa perfettamente inutile in natura è la sinistra Pd. E invece no, nel creato tutti hanno un ruolo e una funzione: sinistra Pd, zanzare, monaci tibetani, lemuri e piante carnivore.

Devo dire che, mentre mi era chiara la funzione dei lemuri, delle piante carnivore, dei monaci tibetani e persino delle zanzare, ho dovuto lavorare molto per scoprire l’utilità dei bersaniani e cuperliani, ma alla fine, ce l’ho fatta: la sinistra Pd serve per alimentare i copioni di Maurizio Crozza.

Ma, mi direte, c’è Berlusconi, c’è Napolitano, c’è Mattarella, c’è Renzi, c’è Grillo, c’è Salvini, insomma non è che ci sia proprio bisogno di Bersani. E invece no: Napolitano non è più Presidente, Berlusconi è agli sgoccioli, Mattarella offre pochi appigli oltre che la sua eccessiva discrezione (e dopo cinque volte che fai il numero dell’uomo invisibile, la cosa è sfruttata), Salvini è così scialbo che non fa ridere nessuno neppure se la caricatura la facesse Totò redivivo, Grillo è un amico personale e non può esagerare. Si c’è Renzi, ma intanto su uno solo non è che puoi andare avanti a vita e poi Renzi è più divertente nell’originale, ormai è lui che fa l’imitazione a Crozza che lo imita. Su Renzi ogni satira è impossibile, perché qualsiasi cosa si dica stasera lui poi la supererà domani.

E, invece, un effetto classico della satira è proprio la prevedibilità delle situazioni, nella loro ripetitività, magari con piccole variazioni. Vi ricordate il Bracardi di “Quelli della notte”? Ogni volta lo stesso numero: di volta in volta, il torero spagnolo, il ballerino russo, il militare americano, lo scrittore francese ecc. “Ma perché in Italia scioperi, sempre scioperi?” “Ma quanti anni hai? “ “51” “ed a 51 anni ancora fai il numero del ballerino russo?” e poi la palla di vetro con “San Pietro sotto la neve”. Tutto sempre uguale e l’effetto esilarante era proprio quello. Bersani, da questo punto di vista è perfetto con le sue metafore strampalate (“Uè ragazzi, non è che il maiale sia tutto di prosciutti… siam mica qui a far la ceretta allo Yedi…”), la sua vocazione alla sconfitta, la parlata emiliana, è perfetto, prevedibilissimo, esilarante nella sua ciclicità. Ora ha un altro tormentone: “E’ l’ultima volta che votiamo si… ma la prossima…!” E, infatti la battaglia decisiva in cui la sinistra Pd mostrerà il suo ardore politico è sempre la prossima, mai quella attuale.

Per disciplina hanno votato la fiducia al governo, hanno votato la “riforma” della Banca d’Italia, hanno fatto passare la riforma che storpia la Costituzione, hanno fatto passare il Job Act. Poi hanno fatto una figura da chiodi sulla candidatura di Prodi, che non hanno nemmeno avuto il coraggio di votare una volta (anche se poi, per fortuna, ci è andata bene con Mattarella). Si preparano alla calata di braghe sulla legge elettorale… ma la prossima volta… vedrete!

Della sinistra Pd se ne può parlare solo per ridere. Forza Crozza!!!

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento