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29/03/2015

Landini e Camusso, pace o tregua? La Fiom in piazza contro il Jobs Act

La Fiom oggi è scesa in piazza a Roma con una manifestazione nazionale contro il Jobs Act e contro "l'attacco ai diritti". In piazza per la manifestazione nazionale della Fiom "c'è tutta la segreteria della Cgil, noi siamo della Cgil e non un'altra cosa", ha detto Maurizio Landini, in apertura del corteo.

Infatti alla manifestazione di oggi c'era anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha raggiunto testa del corteo ed ha salutato con una stretta di mano il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Landini e più tardi, sul palco, ne ha ricevuto un bacio immortalato dalle foto e che diventerà virale in molti sensi (e non solo in quello della rete e dei mass media).

"Non siamo in piazza per difendere cose che non ci sono più, anche perché ci hanno tolto tutto - ha aggiunto Landini -. E Renzi stia tranquillo, non siamo qui contro di lui, ma abbiamo l'ambizione di proporre idee per il futuro dell'Italia". "Unire il lavoro: questa è la nostra proposta. Non è un percorso facile ma intendiamo andare avanti, sia per riformare il sindacato sia per ridare voce" a tutti i lavoratori, ha detto ancora Landini. "Ci sono persone che non sono rappresentate ma ora inizia una nuova fase, una nuova primavera, nei prossimi giorni metteremo in campo azioni concrete anche nei luoghi di lavoro", ha spiegato il segretario della Fiom-Cgil. "Se uno dice è anche una manifestazione politica, assolutamente sì, fatta dal sindacato". "In Italia tutti fanno politica, compresa Confindustria", ma anche il sindacato "così è da 100 anni, non esisterebbe la Cgil se non fosse anche soggetto politico".

Il governo Renzi "sta proseguendo come i governi precedenti Monti e Letta e anche con un peggioramento rispetto al governo Berlusconi": così il segretario generale della Fiom dal palco della manifestazione di piazza del Popolo che si è riempita di gente, ma più militanti ed ex militanti politici che metalmeccanici.

Dal palco è intervenuto anche Stefano Rodotà affermando che: "Oggi è una giornata diversa dalle altre, un fatto che inquieta. Qui non stiamo disturbando un manovratore ma va riconosciuta la dignità dei lavoratori, garantire l'esistenza dignitosa è un obbligo costituzionale. Ai lavoratori va bene che venga riconosciuto il diritto di presenza e parola in tutte le situazioni. Ciò che va bene per i lavoratori va bene per l'Italia. Questa è la frase che dobbiamo dire oggi".

Si sono espressi a sostegno del progetto di Landini anche gli esponenti della “sinistra” di Repubblica ossia Sandra Bonsanti e Gustavo Zagrebelsky animatori di Libertà e Giustizia, mentre in piazza si sono visti anche esponenti del Pd come Fassina e Rosy Bindi.

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